Comabbio http://www.141expo.com/comabbio 141expo Thu, 01 Oct 2015 12:04:04 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.8.15 Proroga apertura mostra Lucio Fontana a Comabbio http://www.141expo.com/comabbio/2015/10/01/proroga-apertura-mostra-lucio-fontana-a-comabbio/ Thu, 01 Oct 2015 12:00:45 +0000 http://www.141expo.com/comabbio/?p=234 9-MAN-50X70-UOVO_MANI-abb-5

Considerato il notevole successo di pubblico e di critica, gli organizzatori della mostra “Lucio Fontana – Comabbio” allestita a Comabbio in sala Lucio Fontana, hanno deciso di prorogarne l’apertura al 1° novembre 2015.

Gli orari di apertuta restano invariati: sabato e domenica dalle ore 10 alle 12 e dalle or 17 alle 19.

 

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La Comabbio di Lucio Fontana http://www.141expo.com/comabbio/2015/09/11/la-comabbio-di-lucio-fontana/ Fri, 11 Sep 2015 11:31:17 +0000 http://www.141expo.com/comabbio/?p=228 man a4Nell’ambito della mostra “Lucio Fontana_Comabbio” allestita presso la Sala Lucio Fotana a C omabbio,

l’Amministrazione comuale ha organizzato una visita guidata alla casa, all’atelier, alla cappella funeraria e ad altri luoghi fontaniani in Comabbio, a cura di Marco Tamborini.

L’evento si svolgerà il giorno 19 settembre con il seguente programma:

ritrovo alle ore 15,00 in sala Fontana

breve introduzione degli organizzatori e inizio visita guidata che si concluderà al cimitero di Comabbio.

 

Grazie per l’attenzione.

 

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Milano-Comabbio: la forza della tradizione. http://www.141expo.com/comabbio/2015/08/10/milano-comabbio-la-forza-della-tradizione/ Mon, 10 Aug 2015 11:55:52 +0000 http://www.141expo.com/comabbio/?p=223 fotoUna data ufficiale non c’è, foto celebrative nemmeno. Si parla genericamente degli anni Venti, chi giura verso la fine, chi invece scommette sui primi anni. Il fascino delle tradizioni, in fondo, è anche – o forse soprattutto – quello di emergere dal tempo come qualcosa che c’è sempre stato e che, si immagina, sempre ci sarà.
Certo quei signori dalle maglie raccogliticce, che un ferragosto di tanti anni fa si misero a segnare il campo nello spiazzo davanti alla chiesa, non avrebbero mai immaginato che quella sfida, inventata per ingannare la noia di un giorno di festa, sarebbe diventata un appuntamento fisso, una data che avrebbe scandito l’estate di Comabbio, più o meno come la festa di San Giacomo, il fuoco al palloncino, la processione.
Da allora, da quel non identificato 15 agosto degli anni Venti, la partita di ferragosto, Milano contro Comabbio, vedeva il paese intero raccolto intorno alle due squadre. Partita vera, cattiva, capace di dividere per un giorno le famiglie: marito a dannarsi l’anima per il Milano e moglie a tifare Comabbio (o viceversa), figlio con la maglietta del Milano e padre a soffrire a bordo campo, ricordando i giorni in cui guidava l’attacco comabbiese. O ancora due fratelli “novaresi” in campo, uno di qua e l’altro di là, per via di quelle simpatie innate che ti fanno preferire una compagnia all’altra, a scambiarsi ben altro che fraterni buffetti. E poi il pubblico: spalti esauriti in ogni ordine di posti – avrebbe commentato con la sua voce roca uno come Sandro Ciotti – e rigida divisione tra le tifoserie, come a tutti i derby degni di questo nome. Il paese davvero si fermava e si fermava pure la corriera che, fino a qualche anno fa, passava ancora proprio accanto al campo.
Non c’è stato ragazzo a Comabbio che non abbia provato – o sperato – di giocarsi quella partita che aveva imparato ad aspettare fin da piccolo, quando attaccato alla rete, faceva il tifo per il suo papà. E chi proprio con il pallone non sapeva che farci, si ingegnava, soprattutto tra i milanesi, a reclutare, per quella giornata, qualche amico dai piedi buoni. Che quando erano troppo buoni, prima suscitavano mugugni e qualche rimostranza non proprio all’insegna del fair –play, poi assaggiavano i tacchetti di qualche comabbiese, magari meno dotato di tecnica e inventiva, ma sicuramente più motivato a ribadire una supremazia “territoriale”.
E poi c’era il terzo tempo, roba da far invidia al più celebrato rito del rugby, giocatori, parenti, amici a cena insieme e chi perdeva doveva pure pagarla. E con loro amici e parenti, in una festa che in qualche modo segnava la fine dell’estate.
Oggi certo non è più così. La rivalità – mai apertamente dichiarata ma di sicuro ben presente e radicata – tra chi a Comabbio le ferie le passava per forza – magari a falciare i campi e a preparare il fieno per l’inverno – e chi se le godeva in barca o in riva al lago, si è andata stemperando con gli anni. C’è ancora tanto agonismo, ma senza il furore di una volta. E soprattutto c’è ancora, dopo quasi un secolo, la partita e la forza della sua tradizione. Perché, alla fine, nonostante tutto, Milano –Comabbio non è e non sarà mai una Scapoli –Ammogliati.

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Luigi Fontana, scultore varesino tra Italia e Argentina http://www.141expo.com/comabbio/2015/07/20/luigi-fontana-scultore-varesino-tra-italia-e-argentina/ Mon, 20 Jul 2015 10:50:22 +0000 http://www.141expo.com/comabbio/?p=217 man-a3_3

Luigi Fontana, scultore varesino tra Italia e Argentina

conferenza di Marco Tamborini

Nell’ambito della mostra fotografica e documentaria “Lucio Fontana – Comabbio”, allestita nella nuova Sala Lucio Fontana a Comabbio, si terrà venerdì 31 luglio alle ore 21, sempre nella stessa sala, una conferenza dedicata al padre di Lucio, Luigi Fontana. Nativo di Capolago, scultore, fece fortuna in Argentina, ma mantenne saldi e continuativi rapporti con la madrepatria e specialmente con Comabbio, avendo sposato a Rosario una comabbiese anch’essa là emigrata, Anita Campiglio. Si cercherà di ripercorrere sia la vita privata di Luigi Fontana, sia il suo percorso artistico, coadiuvati da immagini inedite, provenienti dagli archivi familiari e da raccolte private. Sarà un ulteriore tassello anche per la conoscenza delle origini non solo familiari ma anche artistiche di Lucio, il quale rimase sempre orgoglioso e debitore degli insegnamenti paterni.

SALA LUCIO FONTANA

COMABBIO (VA)

31 Luglio 2015 ore 21.00

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Enrico Baj in mostra a Vergiate http://www.141expo.com/comabbio/2015/06/29/206/ Mon, 29 Jun 2015 09:17:46 +0000 http://www.141expo.com/comabbio/?p=206  

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Sabato 27 giugno nella biblioteca di Vergiate è stata inaugurata la mostra fotografica e documentaria dedicata ad Enrico Baj.

Dedideriamo rimgraziare le numerose persone intervenute tra cui la Signora Roberta Cerini Baj, critici d’arte, artisti, giornalisti e fotografi per la partecipazione e gli apprezzamenti rivolti all’Amministrazione comunale e alla Signora Roberta Baj per l’allestimento della Mostra.

Vi ricordiamo che la mostra resterà aperta fino al 30 settembre con i seguenti orari: da lunedì a sabato dalle 0re  9.00 alle ore 13.00 – mercoledì anche dalle ore 14.00 alle ore 18.00

Grazie.

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U.S.D. Comabbio http://www.141expo.com/comabbio/2015/06/24/193/ Wed, 24 Jun 2015 21:02:02 +0000 http://www.141expo.com/comabbio/?p=193 Comabbio 1

La passione per il calcio, a Comabbio, è sempre stata viva e sentita da tutti. Nel periodo antecedente la guerra, l’attività era per lo più a livello ricreativo. L’attività agonistica propriamente detta si concentrava nell’ormaí storico “Derby di Ferragosto” che ebbe i natali nell’estate del 1933. Negli anni che seguirono, i giovani comabbiesi, che si ritrovavano abitualmente la sera, dopo il lavoro, per dare quattro calci al pallone, esprimevano la loro passione agonistica organizzando gare interpaesane e riportando notevoli successi.

Un tocco di internazionalismo fu dato, nel 1935, dal Podestà di allora, Prof. Campiglio, il quale organizzò un incontro con la squadra di Lugano; in quell’occasione la nostra squadra, formata da giocatori di Milano e di Comabbio, si impose per cinque reti a zero.
Esigenza primaria dei giovani calciatori comabbiesi era trovare un vero e definitivo campo di calcio. Finalmente, alla fine degli anni Cinquanta, con l’interessamento del parroco Don Battista, fu possibile utilizzare un prato di pertinenza del beneficio parrocchiale: si gettarono così le basi per una continuativa e più seria attività calcistica.

Dopo le esperienze di sporadici incontri amichevoli e ricreativi, si sentì l’esigenza di fondare una vera società sportiva e nel luglio 1964 si costituì un Comitato Promotore nel tentativo di costituire una vera società sportiva composto da comabbiesi, milanesi e dal parroco di allora Don Battista Crespi! Dopo nemmeno un paio di mesi si tenne la prima assemblea, leggiamo nel registro dei verbali:

“Il giorno 6 settembre dell’anno 1964, alle ore 14,30, si riuniscono i Soci fondatori, facenti parte del Comitato promotore eletto il giorno 10 del mese di luglio u.s., per la costituzione di una società sportiva”.
Sono presenti 40 soci ed assume la presidenza il Rag. Angelo Tamborini, già presidente del comitato promotore, che dà lettura dello statuto. In esso si legge: “E’ costituita l’U.S. Comabbio, con sede a Comabbio, avente lo scopo di propagandare, praticare ed incrementare l’attività sportiva, intesa come mezzo di formazione fisica, morale e spirituale della gioventù, promuovendo ogni forma agonistica ed associativa”.
Lo statuto reca la firma dei Fondatori che sono:
– Don Battista Crespi
– Angelo Tamborini
– Salvatore Miceli (Moro)
– Umberto De Bernardi
– Gianni Landoni
– Giuseppe Tunici
– Giancarlo Tunici
– Antonio Palazzi
– Mario Martinelli
– Gianni Grillo
– Renato Grillo
– Angelo Coerini
– Ercole Del Pietro
– Roberto Donadoni
– Mario Freddi
– Silvano Freddi
– Alberto Sabellico
– Eric Maggiar
– Vincenzo Allegra
– Enzo Bontempi
– Carlo Coerini
– Geronzio Fontana (Zino)

Comabbio 2

Nel 1966 il consiglio decise che era giunto il momento in cui l’Unione Sportiva Comabbio inizia a tutti gli effetti la sua attività affiliandosi alla F.I.G.C. e iscrivendosi al campionato regionale di terza categoria per la stagione 1966-67, dando quindi inizio alla apertura delle sottoscrizioni delle quote sociali.
Nel 1969, nella riunione del 31 luglio, il Presidente rese noto che, in relazione alle norme fissate dalla F.I.G.C., i campi, a partire dall’anno successivo, avrebbero dovuto essere dotati di spogliatoi e recinzione, e si decide di provvedere ai seguenti lavori:
– allargamento del campo sportivo;
– sistemazione porte;
– costruzione spogliatoio con docce e servizi;
– recinzione campo.

Nel 1970 gli spogliatoi vennero inaugurati con la benedizione del parroco Don Battista Crespi e grazie agli aiuti della CETI e della Sig.ra FONTANA.

Comabbio 3

La vita dell’U.S. Comabbio si è snodata nel corso degli anni, come si può verificare dai verbali delle assemblee.
La carica di Presidente fu ricoperta nel decennio 1964-74 dal Rag. Tamborini Angelo, ad eccezione della stagione 1969-70. E’ doveroso indirizzare un plauso di riconoscenza alla figura di questo mecenate dello sport che tanto ha dato e tanto ha fatto per lo sviluppo dell’attività calcistica in Comabbio.

L’anno d’oro è il 1976, quando a Ternate, nello spareggio contro il Biandronno, l’U.S. Comabbio conquista per la prima volta la seconda categoria.

Comabbio 4

La squadra retrocesse nuovamente in terza categoria ma nel campionato 1979-80 vinse nuovamente con un punteggio record di 35 punti su 40 disponibili.

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Due anni dopo si torna in terza e non si riuscirà più a salire, ma la nostra società, nel frattempo diventata U.S.D. Comabbio, ha compiuto 50 anni dalla nascita lo scorso anno e il prossimo campionato sarà il 50° consecutivo disputato e per un paesino di 1000 abitanti, ora qualcuno in più, è un motivo di orgoglio, un traguardo raggiunto grazie alla volontà di quel manipolo di entusiasti promotori e a tutti coloro che nel seguire degli anni si sono alternati riuscendo a raggiungere questo prestigioso traguardo.

Comabbio 6

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Comabbio: Lucio Fontana e la nuova Cooperativa http://www.141expo.com/comabbio/2015/06/22/inaugurazione-nuovo-edificio-cooperativa-e-sala-lucio-fontana-a-comabbio/ Mon, 22 Jun 2015 10:34:22 +0000 http://www.141expo.com/comabbio/?p=181 DSC_0042_bSabato 20 giugno a Comabbio si è svolta la cerimonia di inaugurazione del nuovo edificio Cooperativa e della mostra Lucio Fontana_Comabbio allestita nella sala convegni intitolata all’artista.

Dedideriamo rimgraziare le numerose persone intervenute tra cui critici d’arte, artisti, giornalisti e fotografi per la partecipazione e gli apprezzamenti rivolti all’Amministrazione comunale e all’organizzazione che ha curato l’allestimento dell’evento.

Vi ricordiamo che la mostra resterà aperta fino al 30 settembre con i seguenti orari: sabato e domenica dalle ore 10.00 alle 12.00 e dalle ore 17.00 all 19.00.

E’ possibile concordare una visita fuori orario contattando il comune di Comabbio al numero 0331968572.

Grazie.

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Enrico Baj e Lucio Fontana http://www.141expo.com/comabbio/2015/06/16/enrico-baj-e-lucio-fontana/ Tue, 16 Jun 2015 10:05:27 +0000 http://www.141expo.com/comabbio/?p=171 baj_font_4-abb-5mm

COMABBIO 20 GIUGNO ORE 18.00 INAUGURAZIONE MOSTRA NELLA SALA LUCIO FONTANA –  VERGIATE 27 GIUGNO ORE 11.00 INAUGURAZIONE MOSTRA ENRICO BAJ NELLA BIBLIOTECA

Comabbio, per rendere omaggio a Lucio Fontana, il 20 giugno inaugura la sala mostre a lui dedicata, situata nel nuovo edificio che un tempo ospitava la Cooperativa di consumo. Per l’occasione verrà allestita una mostra fotografica e documentaria, con l’avvallo della Fondazione Lucio Fontana, con litografie, scatti di Gian Barbieri e documenti sull’attività dell’artista.
La settimana successiva, il 27 giugno alle ore 11.00, alla biblioteca di Vergiate verrà inaugurata una mostra dedicata ad Enrico Baj, amico di Lucio Fontana e di Gian Barbieri.
Sia a Comabbio che a Vergiate sarà esposta la riproduzione dell’opera Composizione 1959 realizzata a 4 mani da Enrico Baj e Lucio Fontana
Entrambe le manifestazioni sono realizzate con il patrocinio della Regione Lombardia.

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20 GIUGNO 2015 ORE 18,00: INAUGURAZIONE E INTITOLAZIONE SALA MOSTRE E CONVEGNI A LUCIO FONTANA http://www.141expo.com/comabbio/2015/06/11/20-giugno-2015-ore-1800-inaugurazione-e-intitolazione-sala-mostre-e-convegni-a-lucio-fontana/ Thu, 11 Jun 2015 11:53:01 +0000 http://www.141expo.com/comabbio/?p=159 8-MAN-50X70-UOVO_MANI-abb-5Sull’area che un tempo ospitava la Cooperativa di consumo di Comabbio, acquisita dall’Amministrazione qualche anno fa, è stato progettato e realizzato un nuovo edificio di proprietà del Comune. Il nuovo edificio è stato realizzato nel rispetto delle vigenti norme in materia di sicurezza e risparmio energetico e, a lavori ultimati, al suo interno ospiterà: un’area commerciale con due negozi ed una sala bar/ristorante, sale polivalenti (sala lettura, aule polifunzionali per corsi e altri servizi in via di definizione che l’Amministrazione metterà a disposizione dei cittadini) e sarà anche realizzata una sala di ca. 300 mq. destinata a mostre, convegni, conferenze ed altre manifestazioni di carattere socio-culturale. La sala è stata progettata con particolare attenzione alle finiture: pavimentazione in materiali naturali e tetto a vista in legno, illuminazione adeguata e sarà dotata di moderne apparecchiature audio/video. L’edificio è ubicato nel centro del paese a pochi passi dalla sede del Municipio ed è destinato, nelle intenzioni dell’Amministrazione, a diventare il polo di riferimento per tutte le attività culturali che rappresenteranno o avranno come riferimento Comabbio.
Lucio Fontana ha vissuto e lavorato a Comabbio nella casa ancora esistente ed a Comabbio si spense nel 1968. Per rendere omaggio all’illustre artista e per creare un punto di riferimento anche a Comabbio, l’Amministrazione ha deciso di intitolare la sala mostre e convegni a Lucio Fontana.
In occasione dell’inaugurazione dell’edificio, che avverrà il prossimo 20 giugno alle ore 18.00, verrà allestita una mostra fotografica e documentaria dedicata all’artista con l’avvallo della Fondazione Lucio Fontana di Milano e il patrocinio della Regione Lombardia.
Oltre a interessanti documenti riguardanti l’attività dell’artista, a testimonianza delle numerose esposizioni allestite nei più importanti musei e gallerie d’arte del mondo, verranno esposti scatti fotografici di Gian Barbieri che ritraggono Lucio Fontana negli anni 1967/68 quando si trasferì da Milano a Comabbio e una serie di litografie donate dalla moglie Teresita Rasini al Comune di Comabbio.

Orario apertura mostra: sabato e domenica 10.00-12.00 e 17.00-19.00

Comabbio, giugno 2015

Il Sindaco
Marina Rovelli

 

Lucio Fontana nasce il 19 febbraio 1899 a Rosario di Santa Fé, in Argentina, da genitori di origine italiana.
Il padre Luigi é scultore e la madre Lucia Bottino è attrice di teatro. Lucio viene mandato in Italia per gli studi ed affidato allo zio di Castiglione Olona. Frequenta il collegio Torquato Tasso di Biumo Inferiore, in provincia di Varese, e il collegio Arcivescovile Ballerini, a Seregno. Frequenta la Scuola dei maestri edili dell’Istituto Tecnico Carlo Cattaneo di Milano.
Nel 1916 Fontana interrompe la scuola e si arruola come volontario raggiungendo il grado di sottotenente di fanteria. Nel 1918 rientra a Milano, dopo essere stato ferito sul Carso e congedato con la medaglia d’argento al valor militare. Riprende gli studi e consegue il diploma di perito edile. Nel 1921 torna a Rosario di Santa Fè e si dedica solo alla scultura. Verso la metà del 1927 torna a Milano e si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Brera (1927-1928). Qui inizia a seguire i corsi di Adolfo Wildt e la Scuola del marmo e realizza opere cimiteriali per il Monumentale di Milano. Tra il 1931 ed il 1940 le prime sperimentazioni tecniche e figurative e il ritorno in Argentina. Tra il 1941 ed il 1950 sono gli anni dell’insegnamento in Argentina e i primi manifesti dello Spazialismo. Nel novembre 1946 nasce il Manifesto Blanco. Nello stesso anno, in un gruppo di disegni dell’artista, compare il termine Concetto Spaziale, titolazione che accompagnerà gran parte della sua successiva produzione artistica. Nel 1947 riprende ad Albisola la sua attività di ceramista, attirando l’attenzione della critica. Nello stesso anno a Milano nasce il primo Manifesto dello Spazialismo.
Nel 1949 Fontana realizza alla galleria del Naviglio l’Ambiente spaziale a luce nera. Nello stesso anno, approfondisce la ricerca spaziale con l’avvio del ciclo dei Buchi. L’anno si chiude con la sua partecipazione al concorso per la quinta porta del Duomo di Milano, vinto nel 1952 ex-aequo con Luciano Minguzzi. Il 26 novembre firma il quarto Manifesto dell’arte spaziale. Continua a lavorare intensamente al ciclo dei Buchi, presentandoli per la prima volta nel 1952 alla mostra d’Arte Spaziale presso la Galleria del Naviglio a Milano. Nello stesso anno sposa Teresita Rasini, conosciuta nel 1930, e trasferisce il suo studio milanese al numero 23 di Corso Monforte.
Al culmine della ricerca operata in questa decade, prendono forma i Tagli. Concepiti sulla fine del 1958 vengono presentati: alla personale della Galleria del Naviglio nel febbraio 1959, a Parigi, a Kassel, alla quinta Biennale di San Paolo del Brasile, a Roma, a Dusseldorf e infine alla personale di Londra. Dall’inizio degli anni Sessanta Fontana si concentra con particolare impegno sulla serie degli Olii e successivamente mette alla prova la sua creatività con la serie dei Teatrini (1964-1966).
Nel 1967 Lucio Fontana lascia il suo studio di Corso Monforte a Milano e si trasferisce definitivamente a Comabbio (VA) dove si spegnerà il 7 settembre del 1968.

 

Gian Barbieri è nato il 16 maggio del 1923. Fotografa dal 1955 e le sue fotografie sono state esposte nelle più importanti mostre internazionali: Tokio, New York, Amsterdam, Calcutta, Barcellona, Oslo, Hong Kong, Parigi, Roma, Napoli, Torino. E’ stato premiato alle mostre fotografiche di Leverstrusen, Anversa, Monaco, Lubiana, Francoforte, Pamplona e Helsinki. Nel 1964, in una mostra di fotografi italiani, le sue immagini sono state esposte al MoMa di New York.
Negli anni ’60 si dedica in particolare a servizi fotografici in ambito artistico e le sue opere sono pubblicate su riviste e cataloghi d’arte. Tra gli artisti ritratti da Gian Barbieri ricordiamo Adami, Arroyio, Azuma, Baj, Cavaliere, Dangelo, Della Torre, Goodwin, Guttuso, Morishita, Mucchi, Olivieri, Pardi, Radice, Romagnoni, Sangregorio, Besozzi, Mannini, Sarri, Bertini, Hisiao Chin, Recalcati, Tadini, Toyofuco, Grignani, Scarpitta, Mattiacci, Fedeli, Nanda Vigo e Lucio Fontana.
Gian Barbieri, con le numerose fotografie scattate a Lucio Fontana a Comabbio dal 1967 al 1968, è testimone di quel periodo che l’artista trascorre a Comabbio prima della sua scomparsa.
Paolo Campiglio, in un articolo pubblicato sul “Taccuino d’arte 3” dedicato a Lucio Fontana, così definisce l’opera di Gian Barbieri: …Sono scatti tutti ambientati nella nuova dimora di Fontana e nello studio. La serie del fotografo, che risiedeva nella vicina Sesto Calende ed era comune amico di Enrico Baj e di San Gregorio, ritrae l’artista in pose meditative o di allegra quiete, accentuando – in uno stile sintetico evidente nei coevi paesaggi e nei ritratti – le ambientazioni semplici, basate sui bianchi. Una fotografia che, nel solco di una ritrattistica neorealista, innesta una vena assoluta di bianchi, di evanescenze volte a cogliere l’anima del pittore.Gian Barbieri … sfata ogni convenzione ricorrendo all’umiltà del personaggio, ritratto come un sapiente gaucho, dal volto vissuto e stanco, che dà vita a creazioni estremamente moderne e attuali, di grande libertà. Così, altrettanto vivo, appare il ritratto dell’artista che indossa una camicia dai motivi argentini, ai piedi il fedele cane Black, amato da Lucio, sempre nel giardino comabbiese.
Nel 2004, in occasione della pubblicazione della monografia dedicata a Gian Barbieri, il prof. Aldo Tagliaferri scrive a proposito del fotografo: La via seguita da Gian Barbieri si rivela singolare in quanto egli, facendo un uso acuto e accorto dei mezzi offerti da una tecnologia in vertiginosa espansione, ha fatto leva soprattutto sulla rappresentazione di una quotidianità non appariscente e disadorna. Le sue fotografie dicono che nelle pieghe della quotidianità si cela qualche cosa degna della nostra attenzione. Senza pretendere che l’inquadratura da essa proposta sia in qualche modo definitiva e, anzi, si prestano ad essere decifrate come altrettante interrogazioni intorno a quello che ci mostrano con una sobrietà sottolineata dall’impiego del classico bianco e nero …
Gian Barbieri è stato uno dei fondatori della Società storica Cesare da Sesto nel lontano1949. Dal 1992 al 2010 è stato protagonista del gruppo di gestione del nuovo spazio Cesare da Sesto. Nel 1959 è stato nominato AFIAP e, dal 1960, è membro del Club International de Photographie di Parigi. Nel 2001 alcune sue opere sono state acquistate dalla Gallery Keift de Lellis di New York e nel 2002 dalla Fondazione d’Arte Contemporanea Cati di Torino.
Nel 2011 al Peggy Guggenheim di Venezia, per la manifestazione “Water art” (l’arte ambiente sull’acqua), vengono proiettate fotografie di Gian Barbieri e Gianni Berengo Gardin. Nel 2015 la manifestazione viene riproposta al Mit (Massachusetts Institute of Technology) a Boston.
Gian Barbieri vive a Sesto Calende.

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Filastrocca per l’Expo – Scuola dell’infanzia Garavaglia http://www.141expo.com/comabbio/2015/05/23/filastrocca-per-lexpo-scuola-dellinfanzia-garavaglia/ Sat, 23 May 2015 21:20:08 +0000 http://www.141expo.com/comabbio/?p=150 I bambini della scuola dell’infanzia di Comabbio, con l’aiuto delle loro insegnanti, in occasione dell’evento Expo hanno partecipato al concorso indetto per le scuole partendo da un prodotto alimentare tipico della nostra zona: le pesche del lago di Monate.

I bimbi hanno ascoltato la leggenda del lago di Monate e il racconto di due nonni produttori di pesche grazie ai quali hanno scoperto come amore, impegno e gioia possano dare frutti meravigliosi.

Ecco la filastrocca che ne è nata e il video che trasmette la dolcezza di un frutto!

 

Venite bambini e la storia ascoltate

di come nacque il lago di Monate.

Che narra di un re, assai prepotente,

che comandava tutta la gente.

E di una ragazza chiusa in cantina,

perché amava il fornaio e non lui, poverina!

Piangeva, piangeva, e il suo lamento

riempì la valle portato dal vento.

E quelle lacrime sgorgate dal cuore

divennero un lago che dà calore.

 

Questa è una storia del tempo che fu, ma io ne so un’altra che mi piace di più

 

Di Elisa e Franco, due innamorati,

che vicino a quel lago si sono incontrati.

E sulle rive che prima eran prato,

tantissimi peschi hanno coltivato.

 

E con l’impegno e il loro lavoro,

hanno raccolto frutti colore dell’oro.

E tutti stupiti di quei frutti gustosi,

riuscirono a renderli più deliziosi.

 

Ogni favola ha il suo finale, e queste ci insegnano una morale

 

I cuori buoni e pieni d’amore,

son come un lago che dà calore.

Se si vogliono bene i cuori insieme,

raccolgono frutti gettando un seme.

 

Grazie alla nostra terra generosa

E al nostro lago che la rende prodigiosa,

con molta pazienza, fatica e sudore,

faremo di certo un mondo migliore!

 

I bambini della Scuola dell’infanzia di Comabbio con le insegnanti

 

Angela, Anita, Augusta, Graziella, Nicoletta, Vittorina

 

https://www.youtube.com/watch?v=lTIDke38WjI

 

scuola dell'infanzia

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