Educazione – Lozza http://www.141expo.com/lozza 141expo Mon, 14 Sep 2015 09:45:35 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.8.15 Lozza e la Cambogia: un rapporto profondo http://www.141expo.com/lozza/2015/09/14/lozza-e-la-cambogia-un-rapporto-profondo/ Mon, 14 Sep 2015 09:35:08 +0000 http://www.141expo.com/lozza/?p=129

1280x400-cambogiaSono oltre 130 – tra Nazioni, Organizzazioni Internazionali, Istituzioni in rappresentanza della società civile e aziende – le partecipazioni all’Esposizione Universale di Milano. Tra queste, nell’anno del Bicentenario della nascita di San Giovanni Bosco, c’è la Famiglia salesiana, che ha deciso di rilanciare il suo messaggio educativo e cristiano con una presenza speciale all’EXPO: la Casa Don Bosco. La Famiglia salesiana ha un’importante presenza missionaria in Cambogia, terra di martiri come ha ricordato Papa Benedetto XVI nel suo messaggio alla Chiesa Cambogiana: “Siate certi della preghiera dei vostri martiri, il cui sangue è scorso nelle risaie”. In questo grande evento internazionale che è l’EXPO per iniziativa di Varese News, Lozza è stata gemellata proprio alla Cambogia, nazione che da anni la WAF Onlus sostiene.

Il paese

La Cambogia è un piccolo Paese situato nel cuore del sud-est asiatico con un territorio pianeggiante per la maggior parte coltivato a risaie. Nella sua storia recente, la Cambogia è passata attraverso avvenimenti tremendi, come il genocidio commesso dal regime dei Khmer rossi, l’invasione vietnamita e la guerra civile, che hanno frenato lo sviluppo economico del Paese e lasciato profonde ferite anche a livello sociale. Nel giro di pochi anni sono state spazzate via intere generazioni e oggi la metà della popolazione ha meno di 18 anni. Ogni anno sono centinaia i morti e i feriti per le mine inesplose di cui è disseminato il territorio.

Il problema

La Cambogia è uno dei Paesi più poveri al mondo. Il 90% degli abitanti lavora la terra e sopravvive grazie a un unico raccolto all’anno. Ben il 40% della popolazione vive con meno di 1 dollaro al giorno. Il sistema educativo e quello sanitario sono estremamente carenti: il 33% dei bambini lascia la scuola dopo i primi anni, ed il 50% della popolazione non sa leggere né scrivere. Il tasso di mortalità infantile è molto elevato, con 1 bambino su 12 che non raggiunge i 5 anni di età. La povertà favorisce situazioni di sfruttamento e abuso e fa della Cambogia uno dei Paesi dell’Asia dove il traffico di esseri umani è più diffuso. Donne e bambini sono le principali vittime di varie forme di schiavitù, prima fra tutte lo sfruttamento sessuale.

Cosa possiamo fare per portare aiuto concreto?

Cambiare è possibile e per farlo i Salesiani si dedicano alla promozione del diritto all’istruzione. A duecento anni dalla nascita del loro Fondatore lavorano “Come Don Bosco con i giovani, per i giovani”. Il sistema di sostegno scolastico che i Salesiani hanno applicato in Cambogia è davvero molto interessante e differente da ciò che normalmente accade: anziché costruire grandi edifici scolastici sostengono economicamente la possibilità concreta di frequentare la scuola più vicina senza doversi spostare dal proprio villaggio. Ogni bambino riceve mensilmente una piccola somma di denaro ed un pacco alimentare per sé e per la propria famiglia. In questo modo le famiglie, anziché tenere a casa i propri figli, ben volentieri li accompagnano a scuola garantendo loro un futuro migliore.

Lotta alla fame

La Cambogia è uno dei paesi più poveri e meno sviluppati del Sud-Est asiatico, ma nonostante questo, il governo cambogiano ha dimostrato grande impegno nella lotta alla malnutrizione e il Ministero della Salute locale ha sviluppato delle strategie per affrontare il problema. Il risultato è davvero molto positivo, anche se c’è ancora molta strada da fare.

A confermarlo anche l’Organizzazione delle Nazioni Unite per il cibo e l’agricoltura, la Fao, che attraverso i propri organi di informazione fa sapere che “la Cambogia ha ridotto il numero degli denutriti tra i suoi 15 milioni di abitanti dal 32% del 1990 al 14% nel 2014, rientrando così negli obiettivi della riduzione della fame”.

Il piccolo Paese del Sud-Est asiatico ha così mantenuto l’impegno di sviluppo del Millennio. Ma nonostante ciò, resta comunque alto lo stato di allerta per i più piccoli. Un elevato numero di bambini sotto i cinque anni d’età, infatti, continua ad avere un’alimentazione insufficiente. Il loro numero è sceso dal 40% nel 2010 al 32% attuale, ma resta alto il rischio dello sviluppo fisico e cognitivo per molte generazioni future.

Per concludere… ecco i volti dei Missionari che operano in Cambogia sostenuti dalla WAF Onlus

Don Leo Ochoa attorniato dalla sua gente e Fratel Roberto Panetto che il 21 settembre sarà con noi per raccontarci la sua esperienza missionaria.

…Non mancate, Vi aspettiamo Tutti!

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