Tradizioni – Maccagno con Pino e Veddasca http://www.141expo.com/maccagno-con-pino-e-veddasca 141expo Fri, 03 Jul 2015 14:03:52 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.8.15 Il nostro primo incontro con la Tunisia http://www.141expo.com/maccagno-con-pino-e-veddasca/2015/05/13/il-nostro-primo-incontro-con-la-tunisia/ Wed, 13 May 2015 21:33:09 +0000 http://www.141expo.com/maccagno-con-pino-e-veddasca/?p=235 Finalmente, dopo numerosi scambi epistolari, martedì 12 maggio 2015 siamo riusciti ad incontrare Dora Ellouze, Direttore dell’Ente nazionale tunisino per il Turismo.
Ci accoglie nel suo ufficio, nella sede di via Pantano a Milano. Parla bene italiano, con accento francese. Ci racconta che risiede in Italia da quattro anni e che lavora per quella che è una delle 18 rappresentanze al mondo per la promozione del turismo della Tunisia. Dopo averle illustrato le motivazioni che ci hanno spinto ad instaurare un contatto prima con il Console Generale Nadra Rais Drijeee poi con lei, ovvero per il progetto “141 Expo” di Varesenews (in primis, lo ricordiamo, per il cospicuo numero di cittadini di nazionalità tunisina residenti nel Comune di Maccagno con Pino e Veddasca), le lasciamo la parola.
Dora mostra il suo entusiasmo e si rende disponibile per collaborare durante questi mesi di Expo.
Perché andare in Tunisia, le chiediamo?
Innanzitutto, risponde, perché è vicina!
Dista, infatti, poco più di un’ora di volo dalle principali città italiane. E’ un luogo adatto a famiglie, coppie, single, amici, anziani, in quanto esistono strutture per le più svariate esigenze. Merita di essere visitata non solo per le spiagge e per il mare; ci sono tantissime oasi, zone montagnose dove è possibile praticare trekking.
Vale la pena conoscere questo Paese anche per la sua storia, per la cultura, per le città che conservano testimonianze delle civiltà puniche e romane – patrimonio Unesco – come, ad esempio, l’anfiteatro di ElJem, Medina di Tunis, la città punica di Kerkuane e le sue Necropoli, Cartagine, e i Siti Naturali di Ichkeul National Park. Seconda al mondo dopo la Francia per la sua tradizione di talassoterapia, la Tunisia vanta edifici termali dell’epoca romana; Monastir (città natale, lo ricordiamo, del nostro amico e concittadino Nacer), Djerba e Hammamet sono i centri più rinomati.
Il cibo è un altro cavallo di battaglia: si mangia molto bene, si utilizzano tante spezie; gli italiani apprezzano la buona cucina.
In questo momento di crisi – dovuto al recente attentato al museo del Bardo a Tunisi – i prezzi sono decisamente scesi; ecco perchè è conveniente fare una vacanza. Il triste episodio ha rafforzato i controlli per la sicurezza; tutto è tranquillo grazie anche al Partito politico progressista-moderato che è alla guida del Paese e che ha scelto di governare mantenendo la massima collaborazione con i rappresentanti della minoranza.
P1080191Prima di congedarci, ringraziamo Dora Ellouze per la sua cordialità e promettiamo di organizzare presto, anche con il suo aiuto e i suoi preziosi consigli, un evento etnico nel nostro Comune di Maccagno con Pino e Veddasca. Ma per questo chiederemo anche, naturalmente, una mano ai nostri amici tunisini!

Avanti tutta….sempre più alla scoperta di un Paese straordinario!

 

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Il nostro legame con la Tunisia http://www.141expo.com/maccagno-con-pino-e-veddasca/2015/03/10/il-nostro-legame-con-la-tunisia/ Tue, 10 Mar 2015 12:01:56 +0000 http://www.141expo.com/maccagno-con-pino-e-veddasca/?p=199 Che il legame tra Maccagno con Pino e Veddasca e la Tunisia non sia solo il frutto di una casuale assegnazione in vista di Expo 141, lo dimostra il cospicuo numero di abitanti di nazionalità tunisina che hanno scelto di vivere nel nostro piccolo paradiso sulle sponde del lago Maggiore.

Una curiosità: ventitré in tutto le persone che risiedono nel nostro Comune; dieci sono nate in Tunisia, le altre a Cittiglio, Luino e Varese. Tra questi, il più anziano ha sessant’anni, il più giovane sette.

Solo uno è nato a Moknine, città del Sahel, a metà strada da Monastir, il governatorato in cui si trova, e Mahdia. Gli altri nove provengono tutti da Menzel Temime (34.528 abitanti), città nel governatorato di Nabeul, situata nella penisola di Capo Bon, a 50 km a nord – est di Nabeul e 90 km a sud – est della capitale Tunisi. I confini municipali della città si estendono su una superficie di 25.000 ettari.

Una curiosità: Menzel Temime é la più grande necropoli punica del mondo scoperta finora, con un centinaio di tombe scavate nella roccia.La spiaggia è caratterizzata da grandi distese di sabbia. Le temperature massime non superano i 40 °C (luglio, agosto e settembre); quelle minime non scendono al di sotto dei – 5 °C nel mese di gennaio. Grazie a questo clima, l’agricoltura è una delle attività principali. Menzel Temime ha importanti edifici pubblici, tra i quali un ospedale regionale e una sala polivalente per le attività sportive; una biblioteca comunale, due scuole superiori, (quella tecnica è una delle più famose in Tunisia), due scuole preparatorie, sette scuole di base e diversi asili. La città tunisina è inoltre conosciuta a livello nazionale per il suo mercato settimanale, uno dei più grandi del paese. Ogni anno a Menzel Temime si svolge il festival di musicisti dilettanti, che vede tra i partecipanti per lo più giovani talenti e artisti in erba.

Per ora è tutto, in attesa di sentire direttamente i racconti da uno dei nostri “concittadini”!DSC07566

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Via al recupero dell’antico lavatoio di Moscia a Campagnano http://www.141expo.com/maccagno-con-pino-e-veddasca/2015/02/07/via-al-recupero-dellantico-lavatoio-di-moscia-a-campagnano/ Sat, 07 Feb 2015 12:28:47 +0000 http://www.141expo.com/maccagno-con-pino-e-veddasca/?p=172 Il recupero dell’antico lavatoio di Moscia a Campagnano ha  ottenuto l’autorizzazione da parte della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Milano, e a giorni si avvia il recupero un’altra delle tracce più suggestive del passato, che il tempo e l’incuria stava inesorabilmente cancellando. Il lavatoio era sorto a cavallo di un ruscello che garantiva la presenza di acqua sorgiva per dodici mesi l’anno, tanto da attirare qui tutte le donne del paese che lo avevano eletto a luogo di incontro e socializzazione. Poi, a partire dagli anni Settanta, il progressivo abbandono fino alla totale dismissione.

L’intervento riguarderà essenzialmente il rifacimento della copertura e parte della travatura, mantenuta in castagno come l’attuale. Inevitabile invece la rimozione delle lastre in eternit e la sostituzione con una copertura a coppi. Il grosso del lavoro sarà invece relativo alla sistemazione di un manufatto in calcestruzzo realizzato nei pressi della fontana oltre quarant’anni fa, per l’accumulo del vicino acquedotto comunale. Il serbatoio in questione sarà ridotto in volume per circa la metà del suo ingombro e interamente rivestito in sasso, Sono previsti anche alcuni piccoli interventi di messa in sicurezza dell’area antistante il lavatoio e della stradina di accesso. Il totale dei lavori, che dovrebbero durare per un massimo di novanta giorni, assomma a 33 mila euro.lavatoio Moscia

Tra pochi mesi residenti e villeggianti, grazie anche a un’opportuna segnaletica, potranno riscoprire un piccolo gioiello di arte contadina che sembrava condannato a perire per sempre.

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Buon Compleanno al nuovo Comune! http://www.141expo.com/maccagno-con-pino-e-veddasca/2015/02/06/buon-compleanno-al-nuovo-comune/ Fri, 06 Feb 2015 14:14:10 +0000 http://www.141expo.com/maccagno-con-pino-e-veddasca/?p=162 Mercoledì 4 febbraio 2015 ha compiuto il suo primo anno di vita il Comune di Maccagno con Pino e Veddasca. Con legge regionale numero 8 del 31 gennaio 2014, l’Ente che ha messo insieme quasi 2.600 abitanti e nato dalla fusione degli ex Comuni di Maccagno, Pino Lago Maggiore e Veddasca fu costituito martedì 4 febbraio 2014. Appena due mesi dopo il referendum consultivo che fu approvato dalla popolazione (sul filo di lana a Maccagno e Pino, a larghissima maggioranza a Veddasca), il Prefetto di Varese Giorgio Zanzi inviò quale primo commissario straordinario Pasqualina Ferra. Una situazione che durò fino alle elezioni del 25 maggio: ma quella è cronaca assai più recente.
E’ la storia a ricordarci come si tratti del secondo momento di riorganizzazione che ha interessato questo territorio negli ultimi ottantasei anni. Risale infatti al 23 dicembre 1927 quando fu pubblicata dalla Gazzetta Ufficiale la norma che aggregava al Comune di Maccagno superiore quelli di Maccagno inferiore, Campagnano, Garabiolo e Musignano.
L’aggettivo “superiore” rimase poi appiccicato a Maccagno ancora per un bel pezzo, fino al 1953, quando un provvedimento del presidente della Repubblica Luigi Einaudi pose fine alla questione.
Dal 1° gennaio 1928 “Cadero con Graglio” fu unito a Armio, Lozzo e Biegno dando vita al Comune di Veddasca. Solo Pino rimase sempre autonomo: un accadimento difficile da capire considerando la vicinanza dell’altrettanto piccolo Tronzano. Una scelta che si spiega con la presenza come villeggiante di un influente gerarca fascista, che fece in modo che quel vento di semplificazione amministrativa voluto fortemente da Benito Mussolini non toccasse quel paese a ridosso della Svizzera.
Quel che è certo, è che nei quasi 42 chilometri quadrati che oggi formano una sola entità amministrativa (secondo per estensione solo a Varese sui 139 Municipi che compongono la provincia), nemmeno un secolo fa si era costretti a transitare attraverso ben dieci Comuni diversissimi tra loro.
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