Malgesso http://www.141expo.com/malgesso 141expo Mon, 21 Sep 2015 13:25:16 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.8.15 Tra sentieri e aree verdi adottate, il tesoro di Malgesso http://www.141expo.com/malgesso/2015/09/21/tra-sentieri-e-aree-verdi-adottate-il-tesoro-di-malgesso/ Mon, 21 Sep 2015 13:25:16 +0000 http://www.141expo.com/malgesso/?p=131 Quando i cittadini si mettono al servizio della natura. Negli ultimi anni  a Malgesso sono nate due associazioni di volontariato per la tutela del verde e dei percorsi naturalistici del paese.

  • Gli Amici dei sentieri si sono costituiti con l’obiettivo di tutelare i sentieri boschivi del territorio e crearne eventualmente di nuovi, per valorizzare la rete di percorsi che si trova tra i comuni di Malgesso, Bardello e Besozzo. Il gruppo di volontari ha effettuato una mappatura dei sentieri  esistenti, per poi procedere con la pulizia e il ripristino dei tracciati. Nella zona nord Malgesso sono stati individuati tre percorsi: il sentiero dei Tassèe (1), da via Tassera al centro sportivo di Besozzo; il sentiero del Gall (2) , all’imbocco della località Gall; il sentiero dei Prà Ross (3), all’imbocco di via Prato Rosso

Ecco la mappa dei sentieri della zona nord di Malgesso

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  • Un’altra bella realtà è la onlus Mondoverde, costituitasi il 13 novembre 2008 per promuovere l’educazione ambientale e valorizzare le aree verdi di Malgesso. La prima iniziativa dell’associazione infatti è stata proprio quella di adottare le aree verdi del paese. In questo modo i volontari provvedono alla manutenzione di aiuole e parchi, ma anche di luoghi storici come la Fontana di Mott, recuperata e ripristinata grazie all’intervento di Mondoverde.

 

i volontari della onlus Mondoverde

i volontari della onlus Mondoverde

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Dieci semplici curiosità sulla Micronesia http://www.141expo.com/malgesso/2015/09/07/dieci-semplici-curiosita-sulla-micronesia/ Mon, 07 Sep 2015 09:03:36 +0000 http://www.141expo.com/malgesso/?p=126 hero-micro-istock_coral-2

Se qualcuno fosse interessato ad un viaggio non soltanto con il pensiero e il cuore, come lo è stato quello del progetto 141Expo  che ha avvicinato persone e culture differenti riunendole tutte sul territorio varesina, ma con tanto di valigie e volo privato, vi suggeriamo alcune curiosità legate al Paese, per viaggiare in modo consapevole e avere qualche informazione e conoscenza del paese che state per visitare.

1. Nonostante sia composta da quattro stati differenti dal punto di vista culturale, la Micronesia presenta un’unione generale davvero solida. La bandiera nazionale, con quattro stelle (che rappresentano appunto gli stati) posizionate su uno sfondo blu (l’Oceano Pacifico Occidentale), simbolizza tale unità.

2. Sono pochissimi gli scrittori micronesiani ma le isole hanno ispirato alcuni romanzi. Nan Madol, a Pohnpei, ad esempio, è l’ambientazione del libro del 1918 di Abraham Meritt intitolato The Moon Pool, mentre Yap e le sue isole si possono trovare nel libro Island of the Sequined Love Nun, scritto da Christopher Moore e pubblicato nel 1997.

3. Il settore industriale non ha mai raggiunto dei buoni livelli produttivi; infatti, il Paese ha solo due fabbriche di indumenti, entrambe di piccole dimensioni.

4. La vita notturna è praticamente inesistente in Micronesia: alle 10 di sera i bar e i ristoranti sono già chiusi.

5. Anche dopo aver ottenuto l’indipendenza dagli Stati Uniti, la Micronesia ha continuato ad utilizzare il dollaro statunitense come valuta ufficiale. Altre isole (Palau, Isole di Marshall e Isole Marianne) hanno agito nella stessa maniera.

6. Dal momento che a Pohnpei c’è solo una strada principale e gli abitanti locali conoscono piuttosto bene il posto, in questo stato non si utilizzano indirizzi.

7. Kosrae è uno dei luoghi più sicuri della terra.

8. A Kosrae non si trovano coccodrilli, serpenti o altri animali di questo tipo.

9. Esistono diverse varianti della lingua chuukese; comunque, la maggior parte degli abitanti del Chuuk si comprende a vicenda.

10. A Chuuk, è piuttosto comune seppellire i morti nei cortili.

 

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A spasso per le cucine della Micronesia http://www.141expo.com/malgesso/2015/09/07/a-spasso-per-le-cucine-della-micronesia/ Mon, 07 Sep 2015 08:56:03 +0000 http://www.141expo.com/malgesso/?p=121 Se “Nutrire il Pianeta” è lo slogan di Expo, la Micronesia, gemellata con Malgesso nel progetto 141Expo di Varesenews, non può che porsi sulla stessa linea per obiettivi e tradizioni con l’Esposizione Universale. Il cibo ha infatti un ruolo molto importante in Micronesia e durante le celebrazioni e le festività si servono ovunque quantità abbondanti di cibi tradizionali. I cibi importati hanno lentamente rimpiazzato le ricette locali ma le pietanze che contraddistinguono questo Paese si possono ancora comunque trovare e assaggiare.

3914662558_ba0104c219_bIl Sakau, per esempio, è una bevanda che si consumava nell’antichità nel momento in cui si concludeva un affare. Oggi è un drink molto popolare a Pohnpei e non manca mai in occasione delle feste. Il sakau, comunemente conosciuto anche con il nome di kava, si realizza in modo tradizionale. Le radici del pepe vengono pestate con del basalto su una pietra piatta, si mescolano ad una piccola quantità d’acqua, vengono filtrate con una corteccia di ibisco e il tutto si beve immediatamente.

Anche il frutto dell’albero del pane si trova in tutte le cucine micronesiane. È un ingrediente presente in diversi piatti grazie alla sua consistenza amidacea; si può cuocere al vapore, friggere con le patatine, gratinare o farne un purè, anche se il suo sapore viene esaltato in particolar modo preparandolo al forno. I micronesiani lo adorano anche per farne un’insalata che richiede carne, fagioli, cetrioli, cipolla, pomodoro e cavolo.

135358208Siccome le acque micronesiane sono caratterizzate da un’abbondanza di pesci commestibili, la cucina, ovviamente, ne risente. In effetti il pesce, insieme al pollo, è la principale fonte di proteine del Paese. Sono vari i piatti di pesce da provare ma, di solito, si mangiano fette di pesce crudo condite con salsa piccante. Se vuoi assaggiare questa specialità, assicurati che il pesce sia stato ben preparato per evitare di soffrire di problemi di stomaco. I tipi di pesce più diffusi sono, fra gli altri, i gamberetti e i frutti di mare. Pesce, dunque, sì, ma anche il pollo micronesiano è considerato una specialità locale divenuta famosa anche in altre parti del mondo. Consiste in pollo grigliato impregnato di succo di limone e lasciato marinare in un mix di birra, salsa di soia, aglio e cipolla per almeno tre ore.Questa pietanza viene servita in occasione delle festività ma si può anche ordinare nei ristoranti.

L’achi, infine, è un punch alcolico al cocco. Si prepara raccogliendo della linfa dal germoglio del cocco che viene poi fatta bollire e fermentare finché non si ottiene un liquido biancastro. Il chooriyu, ovvero achi distillato, è un’altra famosa bevanda micronesiana.

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Malgesso, il paese la cui storia è nascosta dal verde del bosco http://www.141expo.com/malgesso/2015/05/07/malgesso-il-paese-la-cui-storia-e-nascosta-dal-verde-del-bosco/ Thu, 07 May 2015 13:38:43 +0000 http://www.141expo.com/malgesso/?p=114 Allo storico, al cronista, al curioso alla ricerca di qualche clamorosa notizia si potrebbe dire che Malgesso non ha storia.  Eppure, anche senza vantare nel suo passato fatti storici memorabili, è un paese antichissimo, le sue origini probabilmente risalgono alla preistoria, la cui tranquilla evoluzione riflette nella sua assoluta mancanza di eventi straordinari le più grandi vicende storiche. Senza nessuna pretesa scientifica, storica o culturale (anche se tutte le notizie raccolte sono tratte da fonti attendibili), queste pagine desiderano essere la testimonianza dell’affetto dei Malgessesi per il proprio paese, del loro desiderio di mantenere vivo il ricordo del passato, sempre ricco di esperienze umane e di tradizioni che rappresentano il vero patrimonio della storia.

Questo piccolo paese, così semplice, ha un nome di difficile interpretazione. Si legge,nel “Dizionario di toponomastica lombarda”dell’Olivieri, che la parola Malgesso viene dal latino “Malum cessum “ con significa­to di cattivo passaggio o luogo infido; altri lo fanno derivare da “malagens”, ma que­sto non sembra esatto poiché la gens di questo preciso luogo era la stessa di tutti i paesi intorno. Nel 1180 è segnalata l’esistenza di “Malgresso” nome derivato da “malum gressum” la cui traduzione “cattivo passo” riporta all’etimologia di cui sopra. Sembra così certo, oltre all’origine latina del nome, che qualcosa di difficile in questo sito effettivamente esisteva ed è probabile che fosse l’ambiente che al tempo dell’ipo­tetico battesimo (dominazione romana) era ancora paludoso nella parte più bassa e coperto per il resto di intricata foresta.

malAppoggiato al pendio della collina di Bregano, Malgesso abbraccia il lago Maggiore e i monti che al di là dello stesso lago superano il confine d’Italia e si innalzano anche oltre i quattromila metri in territorio svizzero. Più vicino del lago e dei monti ci sono le dolci colline che chiudono l’anfiteatro morenico. La prima cosa da dire a chi non ha la fortuna di conoscere Malgesso è che bisogna scoprirlo perché, specie nella buona stagione è nascosto nel verde; bisogna entrarvi, percorrere quella sua strada principale, così ben tenuta e sempre pulita che, staccandosi dalla provinciale, sale fino alla piazza del Municipio e ridiscende dalla parte opposta offrendo lo spettacolo di tante casette curate, sempre ben ridipinte di fresco e di suggestivi scorci di bei panorami. Bisogna anche visitare tutte le frazioni con casette nuove, gli stabilimenti, il mulino, il fiume e anche i luoghi dove purtroppo esistono case abbandonate e cadenti. Non esistono grattacieli e neppure grandi condomini o villaggi turistici, non vi sono alberghi né grandi ristoranti. Al contrario, è un luogo dove una comunità vive e opera ricercando una tranquilla e serena felicità fatta di molto lavoro, di profondi sentimenti religiosi e familiari e di tanto amore per il proprio paese, per le sue case, i suoi boschi e il suo silenzio.

In passato Malgesso non aveva né la chiesa né il parroco e si divideva gli oggetti e il prete con Brebbia. Quando fu detto ai parrocchiani di andare a Brebbia a prendere il turibul,cioè il turibulo, gli abitanti non sapendo di cosa si parlasse, prepararono un carro coi buoi. Da allora gli abitanti sono soprannominati turibul.

141tour 2013: Malgesso

Tappe 141tour Expo2015- A Malgesso il prossimo 24 settembre

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