Masciago Primo http://www.141expo.com/masciago-primo 141expo Mon, 07 Sep 2015 09:51:04 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.8.15 Economia e vita di uno Stato dell’Africa Occidentale http://www.141expo.com/masciago-primo/2015/09/07/economia-e-vita-di-uno-stato-dellafrica-occidentale/ Mon, 07 Sep 2015 09:51:04 +0000 http://www.141expo.com/masciago-primo/?p=129 La Repubblica di Liberia, Stato dell’Africa Occidentale, è ad oggi ancora un paese povero che vive di un’economia per lo più destinata all’agricoltura e all’estrazione. L’attività agricola è nettamente ripartita tra quella di sussistenza, retta da forze locali dedite al riso, alle banane, alla manioca, alla patata, e quella commerciale, sostenuta da compagnie statunitensi e rivolta ai prodotti di piantagione: palme da cocco, caffè, raphia vinifera (da cui si ricava il vino di palma). Notevoli le risorse di legname (15% della foresta), soprattutto caucciù, azobè e palma oleifera; modesto invece l’allevamento. Le risorse del sottosuolo sono eccellenti: ematite, magnetite, ferro, bauxite, oro e diamanti. Tuttavia le attività industriali ed estrattive sono quasi completamente condotte da gruppi statunitensi.

large_1_liberia-FAO-Supported-Farmers-(6)-21La foresta pluviale copre gran parte del territorio liberiano e in particolare tutta la fascia costiera. Essa inizia compatta già a pochi chilometri dalla costa succedendo alle mangrovieche risalgono per buon tratto le foci fluviali. Notevolmente estese sono però le zone dove la foresta risulta degradata dall’uomo o quelle in cui trovano posto le piantagioni di caffè, di palma oleifera, di Hevea, di banani e ananas.Le essenze della foresta liberiana sono rappresentate da varie specie di mogano e da palme varie, tra cui la Raphia vinifera, che cresce però nelle zone degradate della foresta primaria. Tra le altre piante ricordiamo lo strofanto, il pepe, da cui la costa liberiana (Costa del Pepe) derivò il suo nome. Man mano che si risalgono le pendici che portano all’altopiano, la foresta sempreverde con alberi d’alto fusto e fitto sottobosco si addensa lungo i fiumi (foresta a galleria) inframezzandosi a formazioni di boscaglia ad alberi tropofili e cespugli e, più a nord, a distese di savana ad alberi radi dal fogliame caduco, con ricca copertura di erbe, verdi ed altissime durante le piogge, secche durante la stagione arida. Nelle zone più interne a boscaglia ed a savana vivono i grandi carnivori, come il leone, ed erbivori quali le gazzelle, le antilopi, le zebre, gli elefanti. Numerosi sono i felidi tra cui il serval ed il leopardo, molto frequente in tutta la Liberia, e le viverre, rappresentate in particolare dal linsango. La foresta è invece il regno delle scimmie: lo scimpanzé, il cercocebo dal collare, il babbuino, la proscimmia galagone. Nei fiumi sono numerosi gli ippopotami ed i coccodrilli, numerosi i serpenti e i loro secolari avversari, le manguste. Ricchissima è l’avifauna, rappresentata specialmente da nettarinie e da fagiani azzurri; vastissima la gamma degli insetti tra cui la pericolosa mosca tse-tse.

 

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La Liberia partecipa a Expo nel Cluster Zone Aride http://www.141expo.com/masciago-primo/2015/09/07/la-liberia-partecipa-a-expo-nel-cluster-zone-aride/ Mon, 07 Sep 2015 09:42:22 +0000 http://www.141expo.com/masciago-primo/?p=125 Anche la Liberia, paese gemello di Masciago Primo nel progetto 141Expo di Varesenews, partecipa a Expo Milano 2015 nel Cluster Zone Aride. 

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La tempesta di sabbia nel deserto è l’immagine sulla quale si basa il concept del Cluster e il simbolo della difficoltà di vivere e sfruttare il territorio delle zone aride dove, tuttavia, esistono ancora risorse vitali nascoste. Una moltitudine di cilindri semitrasparenti pendono dal soffitto evocando e ricreando questa atmosfera unica. I padiglioni prendono le sembianze di pietre che si scoprono entrando in questa metaforica tempesta di sabbia.

Il concetto di aridità fa immediatamente pensare alla mancanza di acqua, a zone desertiche in cui la vita fa fatica ad insediarsi, a prosperare ed evolvere. Non tutte le zone aride sono uguali. Un quinto della popolazione abita in aree caratterizzate dalla scarsità d’acqua. Gli ambienti aridi sono estremamente diversi in termini di suoli, fauna, flora, equilibri idrici e di attività umane. A causa di questa diversità non esiste una definizione univoca di zona arida. L’unica caratteristica comune di queste aree è appunto l’aridità, che spesso viene espressa attraverso un indice basato su temperature e precipitazioni, che individua tre aree: iper-arida, arida, semi-arida. Diverse soluzioni sono state promosse e utilizzate come approccio alla gestione integrata delle risorse idriche, dalla raccolta delle acque piovane alla conservazione dell’acqua del terreno. Molti dei progressi nell’agricoltura pluviale sono stati resi possibili dalla ricerca di soluzioni e innovazioni adattative alle condizioni locali: non solo sostituendo le pratiche agricole tradizionali con nuovi metodi, ma soprattutto individuando elementi delle pratiche tradizionali che si potrebbero migliorare. In questo contesto, la sfida della scarsità d’acqua e dei cambiamenti climatici richiede sforzi urgenti per garantire una qualità di vita migliore e una nutrizione adeguata.
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Il 141tour a Masciago Primo tra leggende e strade incontaminate http://www.141expo.com/masciago-primo/2015/03/09/il-141tour-a-masciago-primo-tra-leggende-e-strade-incontaminate/ Mon, 09 Mar 2015 11:45:38 +0000 http://www.141expo.com/masciago-primo/?p=116 Il 13 settembre 2013 il 141tour faceva tappa a Masciago Primo, sesto comune più piccolo della provincia alla scoperta delle sue vie così ben curate, dell’associazione storico culturale “La Gerla”, del comune, della biblioteca e di conventi dimenticati con leggende rimaste nella memoria di tutti gli abitanti. Ad esempio, una di queste narra che alla corte vivesse una donna considerata una strega che venne messa al rogo. Quest’anno, in contemporanea ad Expo Milano 2015, il tour è ripartito e passerà da qui il prossimo 31 agosto. Si andrà alla ricerca di temi in chiave Expo, chissà che questo piccolo paese non ci riservi qualche sorpresa inaspettata.

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Simboli quasi magici a Masciago Primo

Masciago Primo è un piccolo borgo della Valcuvia di origini assai remote, sorto intorno ad una torre poi divenuta castello e alla sua antica chiesa parrocchiale dedicata a Sant’Agnese, la quale viene indicata come una delle più antiche esistenti nell’alta valle. I primi insediamenti nella zona sono testimoniati da rinvenimenti romani e la presenza di una torre di avvistamento e collegamento è compatibile con la struttura difensiva di età tardo romana del territorio del Lago Maggiore. Nella Valcuvia altomedioevale, le strutture urbanistiche civili e militari si integrarono con quelle di proprietà ecclesiastiche e monastiche che iniziarono ad organizzare ed utilizzare il territorio. L’analisi delle planimetrie catastali storiche ed attuali, permette di definire alcuni passaggi fondamentali dello sviluppo urbanistico del paese. In generale si osserva che fino al 1722 la parte urbanizzata del borgo si manteneva circoscritta all’ambito dell’attuale centro storico. Successivamente, negli anni compresi tra il 1722 e il 1859, si ampliava l’urbanizzato verso la periferia e venivano riempiti i vuoti presenti nel centro storico. A metà del XIX secolo, la comunità contava circa 250 anime. Tra il 1859 e il 1952 si ha uno sviluppo insediativo limitato, con la costruzione di pochi edifici, a cucitura del tessuto urbano compreso tra il centro storico e l’agglomerato urbano. Successiva a questa fase, a partire dagli anni ’60, si ha un’espansione edilizia diffusa lungo la direttrice principale della Strada Provinciale n. 11. Attualmente gran parte del territorio comunale è rimasto boscato e non è stato interessato da attività edilizia a meno di alcuni edifici rurali isolati” (Testo da: “MASCIAGO PRIMO IL PAESAGGIO, L’AMBIENTE E IL TERRITORIO” (settembre 2010))

141tour 2013 Masciago Primo

Tappe 141tour 2015

 

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