Cultura – Ternate http://www.141expo.com/ternate 141expo Wed, 26 Aug 2015 09:48:37 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.8.15 Quinoa: la Madre Terra boliviana a Expo 2015 http://www.141expo.com/ternate/2015/08/26/quinoa-la-madre-terra-boliviana-a-expo-2015/ Wed, 26 Aug 2015 09:48:37 +0000 http://www.141expo.com/ternate/?p=130 La Bolivia partecipa a Expo Milano 2015 nel Cluster dei cereali e svela la propria ‘arma’ per “Nutrire il Pianeta”: la quinoa, una coltura tradizionale del paese, eredità della tradizione Inca. Madre di tutti i cereali,  la quinoa può rispondere ai problemi della fame nel mondo e della sicurezza alimentare. Un dono degli indigeni proveniente dal passato, per il presente e per il nostro futuro.

j20140428-3 Il valore nutritivo della quinoa è eccellenteperchè è l’unica coltura ad avere tutti gli aminoacidi essenziali e a possedere anche virtù medicinali, qualità recentemente riconosciuta. È una pianta erbacea annuale della famiglia delle Chenopodiaceae, come glispinaci o labarbabietola. I suoi semi, sottoposti a macinazione, forniscono una farina contenente prevalentemente amido, il che consente a questa pianta di essere classificata merceologicamente a pieno titolo come cereale nonostante non appartenga alla famiglia botanica delle graminacee o poacee. Si distingue da altri cereali per l’alto contenuto proteico e per la totale assenza di glutine. Nella terminologia anglosassone, che attribuisce il significato di cereale (parola di origine latina) alle sole piante ascrivibili tra le graminacee (o poacee) ed ai loro prodotti, la quinoa è invece classificata come pseudocereale. Per il suo buon apporto proteico costituisce l’alimento base per le popolazioni andine. La quinoa è un alimento particolarmente dotato di proprietà nutritive. Contiene fibre e minerali, come fosforomagnesioferro e zinco. È anche un’ottima fonte di proteine vegetali, poiché contiene tutti gli amminoacidi essenziali (fatto raro nel regno vegetale) e in proporzioni bilanciate, che corrispondono alle raccomandazioni dell’OMS. Contiene inoltre grassi in prevalenza insaturi. La quinoa, non contenendo glutine, può essere consumata dai celiaci. Per il ruolo quasi sacro che la quinoa aveva presso le popolazioni andine, all’epoca della conquista spagnola si ebbe l’ovvio conflitto con la cultura cattolica che, al contrario, considera sacro il pane di frumento, e quindi il grano. La coltivazione della quinoa venne così combattuta e scoraggiata; solo in un secondo tempo, quando apparve evidente il miglior adattamento della quinoa all’ambiente andino, la sua coltivazione riprese piede. Pur essendo una coltivazione di potenziale interesse economico, la quinoa risulta difficilmente coltivabile in ambienti con clima diverso. In particolare, per l’Italia, C. quinoa mostra i seguenti limiti: temperature al di sopra di 32-34 gradi anche per breve tempo tendono a causare sterilità del polline nella maggior parte delle colture; la maggiore piovosità e l’elevata umidità atmosferica causano la germinazione dei semi maturi ancora sulla pianta; la quinoa è infine soggetta all’attacco di Aphis fabae (afide nero del fagiolo, particolarmente aggressivo verso le chenopodiacee durante la fase vegetativa) e di Nezara viridula (cimice verde) e altri cimicidi in fase di maturazione del seme. La presenza di coccinelle può limitare e risolvere l’attacco degli afidi, altrimenti letale se lasciato a sé. La specie italiana più vicina a C. quinoa è chenopodium album, quest’ultima si dimostra estremamente più resistente ai parassiti ed assai più aggressiva rispetto a C. quinoa.

Il 2013 è stato dichiarato, da parte dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, Anno internazionale della quinoa (IYQ), come riconoscimento per i popoli indigeni andini, che hanno mantenuto, controllato, protetto e conservato la quinoa come cibo per le generazioni presenti e future attraverso la conoscenza e le pratiche del vivere in armonia con la natura. L’obiettivo è quello di focalizzare l’attenzione del mondo sul ruolo che la quinoa gioca a sostegno della biodiversità, sul suo valore nutritivo, sull’eliminazione della povertà a sostegno del raggiungimento degli obiettivi di sviluppo del millennio. Il ruolo di Segretariato dell’Anno internazionale sarà svolto dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura. La Bolivia, tra i principali produttori di quinoa, avrà la presidenza del Comitato di coordinamento, mentre il Perù, l’Ecuador e il Cilecondivideranno la vice presidenza con Francia ed Argentina che avranno il compito di relatori.

La missione è recuperare le più antiche conoscenze e la cultura di cui il cibo è parte essenziale, icona di saggezza e di armonia con la natura. In questo contesto la Bolivia abbraccia e promuove l’idea della Madre Terra, un sistema vivente dinamico fatto di invisibili legami tra gli esseri viventi che condividono lo stesso destino, e a questo concetto si ispirano le attività gastronomiche, culturali e scientifiche presentate all’interno del suo Padiglione.

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La Bolivia contagia Expo con la sua allegria http://www.141expo.com/ternate/2015/08/26/la-bolivia-contagia-expo-con-la-sua-allegria/ Wed, 26 Aug 2015 09:35:14 +0000 http://www.141expo.com/ternate/?p=125 Schermata 2015-08-26 alle 11.31.54Il 6 agosto 2015 Expo Milano 2015 ha festeggiato il National Day della Bolivia tra divertimento e valori all’insegna della condivisione.  Alla presenza del Viceministro delle politiche agricole, alimentari e foresta, Andrea Olivero, e il Ministro degli esteri boliviano, David Choquehuanca, è stata ricordata la straordinaria bellezza del territorio della Bolivia e l’importanza che riveste la quinoa, uno dei prodotti tipici della produzione agricola boliviana, sulla soluzione delle problematiche alimentari globali. “L’Italia e la Bolivia” ha affermato Olivero “possono percorrere un percorso comune verso il miglioramento e il progresso dell’economia internazionale.” Per diffondere questo messaggio di solidarietà e condivisione “Expo Milano 2015 offre una grande opportunità di dialogo e sviluppo comune” ha ribadito Choquehuanca, il quale non ha mancato di sottolineare la forza della produzione di quinoa per il fabbisogno locale e dei mercati internazionali. L’intervento del Ministro boliviano ha ricordato le antiche origini di questo popolo e il rispetto e l’equilibrio che dobbiamo ritrovare con la natura e con tutti gli esseri viventi.

I festeggiamenti sono proseguiti con le danze, i balli e le performance folckloristiche dei gruppi di musicali e dei ballerini che per l’occasione hanno indossato gli abiti tradizionali sfilando lungo il Decumano verso il Padiglione Bolivia. Il Cluster Cereali e Tuberi ospita il Padiglione boliviano dove, i visitatori sono coinvolti in un viaggio all’insegna dei sapori e dei valori più radicati nella cultura del Paese. La quinoa, o la “chisaya mama”, il cereale madre, per gli Inca, è la protagonista indiscussa della giornata per il suo contributo essenziale alle sfide del millennio. Nel pomeriggio David Choquehuanca ha partecipato a una conferenza stampa organizzata nel Padiglione Bolivia, al quale sono seguiti i veri e propri festeggiamenti per il National Day. Le tradizioni, i costumi e la cultura boliviana sono stati presentati al pubblico di Expo Milano 2015 attraverso l’esibizione del corpo di ballo tradizionale boliviano e il concerto dei Negro y Blanco e dei Winay in serata.

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