Tronzano Lago Maggiore http://www.141expo.com/tronzano-lago-maggiore 141expo Wed, 26 Aug 2015 09:11:16 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.8.15 I segreti che non conoscete di Saint Lucia http://www.141expo.com/tronzano-lago-maggiore/2015/08/26/i-segreti-che-non-conoscete-di-saint-lucia/ Wed, 26 Aug 2015 09:11:16 +0000 http://www.141expo.com/tronzano-lago-maggiore/?p=129 La piccola isola che sia affaccia sul Mar dei Caraibi ha una storia singolare e alcune curiosità che difficilmente sono molto conosciute. A lungo protettorato del Regno Unito, ottenne da questo l’indipendenza il 22 febbraio 1979 e contestualmente entrò a far parte del Commonwealth; in ragione di ciò il suo Capo di Stato è il sovrano britannico, la regina Elisabetta II.

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Arthur Lewis

I primi a sbarcare e popolare l’isola furono gli arauchi, che giunsero intorno al III secolo d.C. Seguirono poi i carini, mentre si ritiene invece che il primo europeo a raggiungere l’isola sia stato l’esploratore spagnolo Juan de la Cosa intorno al 1500. Santa Lucia fu battezzata col nome della santa originaria di Siracusa, da parte dei francesi, primi colonizzatori europei.  Soprattutto a causa dell’importanza strategica del porto naturale di Castries, l’isola fu a lungo contesa tra Francia e Gran Bretagna, cambiando di proprietà per ben 14 volte tra il XVII e il XVIII secolo. Solamente nel 1814 i britannici riuscirono ad affermarsi definitivamente. Viene chiamata anche Elena dei Caraibi per il suo continuo cambio di sovranità tra la Francia e l’Inghilterra. Chiare tracce della dominazione francese rimangono comunque nei nomi dei centri e delle località dell’isola.

Quello che forse non tutti sanno, una curiosità tuttavia non di poca importanza, è che Saint Lucia vanta il più alto tasso di vincitori di Premi Nobel in rapporto alla popolazione nazionale. Ben due isolani, infatti, hanno ottenuto tale riconoscimento: l’economista Arthur Lewis vinse il Premio Nobel per l’economia nel 1979, mentre Derek Walcott ricevette quello per la letteratura nel 1992.

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Derek Walcott

 

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Isole, mare e cibo: il cluster di St. Lucia http://www.141expo.com/tronzano-lago-maggiore/2015/08/25/isole-mare-e-cibo-il-cluster-di-st-lucia/ Tue, 25 Aug 2015 16:13:45 +0000 http://www.141expo.com/tronzano-lago-maggiore/?p=124 St. Lucia, stato con cui è gemellato il Comune di Tronzano Lago Maggiore per il progetto 141Expo, partecipa a Expo Milano 2015 nel Cluster Isole, mare e cibo. La natura sa cibare l’anima, coinvolgerla, stimolarla. L’idea alla base del Cluster Isole, mare e cibo è proprio quella di “nutrire l’anima” attraverso i suoni, colori e odori tipici di questo paesaggio. Lo scroscio dell’acqua, lo scricchiolio della ghiaia, il battere sul legno accompagnano il visitatore in tutta la visita restituendo l’armonia che caratterizza queste terre.

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“Mayotte, Dominica e Vanuatu, ognuna nel mezzo di oceani lontani, hanno differenti lingue, religioni e storie, ma condividono tutte una affettuosa e profonda relazione con la terra. Manghi, noci di cocco, banane, ananas, alberi di cacao, avocadi, tari, alberi del pane… Tutte queste piante crescono quasi davanti alle case di tutti – sembrano non avere importanza le risorse economiche delle persone – è la terra a offrire loro un grande sostegno e un senso di autosufficienza che è tutto, ma che è andato perso nei continenti più grandi. La pasta di corallo con la quale le donne di Mayotte proteggono i loro volti, le foglie di palma e bambù utilizzate per costruire le case, gli elaborati laplap a Vanuatu, i torrenti incontaminati che si possono bere e i pesci da Dominica, tutto dipende da un equilibrio molto delicato tra la cultura e la natura, che queste isole cercano di conservare. Non dimenticherò mai quel giorno a Vanuatu, quando insieme a un gruppo di abitanti dell’isola siamo salpati per un’isoletta deserta composta da cinque miglia di paludi di mangrovie. Le donne salivano su grovigli di rami scivolosi per raggiungere l’acqua pulita, senza fango, che avrebbero guadato per ore, cercando i molluschi con i piedi. Poi, hanno piegato e intrecciato delicatamente le foglie di palma per realizzare dei resistenti e bellissimi cesti dove mettere i molluschi. Dalla spiaggia, chiacchierando, bevendo dalle noci di cocco e arrostendo il pesce appena preso, tutti salutavano la piccola barca con foglie di palma come vele, che ondeggiava lentamente portata via dal vento”.

Sono piccole, lontane, diverse tra loro, ognuna ha culture, economie e livelli di sviluppo specifici: sono le isole del Pacifico, quelle dell’Oceano Indiano occidentale e quelle della regione dei Caraibi. Sono isole, certo, ma non sono isolate dalle sfide globali che tutti i Paesi devono affrontare. L’aumento delle inondazioni costiere, la salinità del suolo, l’erosione, il cambiamento nelle precipitazioni possono contaminare e ridurre le superfici agricole produttive e influire sulle attività artigianali e di pesca, intaccando la sicurezza alimentare di questi preziosi luoghi.
I paesi appartenenti al Cluster sono Capo Verde,  Comore, Comunità caraibica (Barbados, Belize, Dominica, Grenada, Guyana, St. Lucia, St. Vincent and the Grenadines, Suriname), Guinea Bissau, Madagascar e Maldive.

Anche ONU è presente a Expo nel Cluster Isole, mare e cibo e dà voce ai 600 milioni di persone che vivono sulle isole. Le isole sono fondamentali per il sostentamento, il benessere e l’identità culturale di queste popolazioni isolane che rappresentano un decimo della popolazione mondiale.
A tutela della sopravvivenza di questi territori, minacciati dall’innalzamento delle acque, della loro ineguagliabile biodiversità, con specie di piante ed animali che non si trovano in nessun’altra parte del pianeta, e della loro fragile economia, soprattutto dei piccoli stati insulari in via di sviluppo (SIDS), le Nazioni Unite e i loro partner portano avanti progetti di sviluppo che sono illustrati in questo Spazio ONU.

L’ONU è presente con 18 installazioni multimediali caratterizzate da un grande cucchiaio blu. Questi Spazi ONU si trovano in varie aree di Expo e danno vita all’itinerario dedicato al tema “Sfida Fame Zero • Uniti per un mondo sostenibile”.

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St.Lucia, l’isola caraibica produttrice di banane http://www.141expo.com/tronzano-lago-maggiore/2015/03/23/115/ Mon, 23 Mar 2015 17:45:36 +0000 http://www.141expo.com/tronzano-lago-maggiore/?p=115 Saint Lucia è uno degli stati più piccoli, insieme a Città del Vaticano, San Marino e Principato di Monaco, a partecipare ad Expo. Sarà gemellata con Tronzano Lago Maggiore nel progetto 141Expo.

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Padiglione St.Lucia

La piccola isola caraibica fa parte del Commonwealth inglese parteciperà all’Esposizione Universale all’interno del Cluster Isole, Mare e cibo. Scoperta dallo spagnolo Juan de la Cosa agli inizi del ‘500, l’Isola di Santa Lucia ha una storia legata strettamente alle altre realtà insulari caraibiche. Per quanto riguarda il tema agro-alimentare, centrale nella partecipazione a Expo Milano 2015, St. Lucia è nota soprattutto per la produzione di banane, anche se negli ultimi anni ha subito la forte concorrenza degli altri paesi latinoamericani. Oggi la principale fonte di reddito dell’economia locale è il turismo, mentre sono in crescita da anni gli investimenti finanziari, agevolati da una fiscalità poco invadente. Riguardo all’alimentazione, oltre alla frutta di cui l’isola offre un’ampia scelta, il pesce è uno degli elementi base dell’alimentazione della popolazione locale. Anche riso,fagioli e spezie sono tipici della cucina locale.

All’interno del Cluster, una grande copertura in bambù sovrasta e unisce i due padiglioni che ospitano i paesi partecipanti accogliendo i visitatori in un ambiente unico per colori e atmosfera. Frasi d’ autore – da Omero a Conrad, da Cristoforo Colombo a Darwin e Melville – costellano le pareti esterne dei padiglioni evocando suggestioni di isole, mari, viaggi.Al termine del percorso il visitatore si troverà davanti all’area ristorativa e all’area eventi, un cubo in cui vengono proiettate immagini sottomarine: l’impressione è quella di essere realmente in acqua, di godere di un’esperienza sensoriale piena, di percepire la bellezza misteriosa delle isole e di essere a contatto con la loro affascinante quanto fragile biodiversità.
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