Nella nostra magnifica Valcuvia, dove risiede la nostra amata Azzio, si possono scoprire sia con i mezzi privati e non e anche con delle bellissime passeggiate, dei piccoli e grandi tesori che questa valle racchiude.
Esempi di ciò che abbiamo appena detto sono: Cavona, Cocquio- Trevisago e il suo Museo, Casalzuigno, Cittiglio, Arcumeggia e Gemonio anch’esso con un prezioso Museo.
Ora andiamo a scoprire qualche dettaglio in più su queste bellezze.
Cavona
A pochi chilometri da Azzio, nell’edificio che fu l’asilo infantile di Cavona, tranquilla frazione del Comune di Cuveglio, chi si aspetterebbe di incontrare un Museo del Sud-Ovest Americano? Eppure è presente un’importante collezione di reperti archeologici delle civiltà indo-americane precolombiane, particolarmente dell’area del New Mexico, dell’Arizona e del vicino Messico, spaziando dai Navajo ai Pueblo e agli Aztechi e Maya, oltre ad articoli di artigianato “native american” e mobili e oggetti d’antiquariato dei pionieri. Visitabile la domenica pomeriggio.
Cocquio-Trevisago e il Museo Salvini
La visita sicuramente da fare in questa zona è al grazioso centro storico del Comune. Inoltre ci si può fermare per una breve visita alla Chiesa di Sant’Andrea.
Lontano dal vero e proprio Comune di Cocquio- Trevisago, si trova il noto Museo Salvini, dedicato al pittore espressionista Innocente Salvini (1889-1979), ubicato all’interno di un antico mulino dove egli visse, di fatto più vicino al paese di Gemonio e tuttora funzionante grazie all’azione del vicino torrente Viganella.
Villa Della Porta Bozzolo
Una tappa obbligatoria in Valcuvia è una delle più belle ville del Varesotto:Villa di Porta Bozzolo.
Sorta nel Cinquecento come dimora di campagna della famiglia Della Porta e successivamente trasformata in residenza di delizie, circondata da stalle, scuderie, cantine e granai.
Il ciclo decorativo degli interni, che orna le pareti e le soffittature con fiori, cieli azzurri e paesaggi, è uno degli esempi del Settecento lombardo nella sua massima espressione. Questo si riscontra ad esempio nel Salone centrale e nella lunga Galleria al piano nobile.
Splendido l’ampio giardino all’italiana, fiancheggiato da due file di cipressi, che sfrutta il declivio della collina, detta non a caso del Belvedere, da cui si può godere di una vista mozzafiato. Nel parco, oltrepassato un bel cancello, si apre il “giardino segreto”, con l’elegante edicola che mostra l’affresco di Apollo e le Muse, opera di G.B. Ronchelli.
Cittiglio
Nel paese natale di Alfredo Binda non poteva mancare un museo visitabile dedicato al grande ciclista.
Ora è allestito presso la stazione ferroviaria, in modo da rivivere la vita e le imprese del campione attraverso numerosi cimeli, tra cui le biciclette, le maglie iridate, ma anche preziose dotazioni per le polverose strade degli anni ’20 e ’30, nonché documenti come i giornali dell’epoca che ne esaltarono le gesta.
Gemonio e il Museo Floriano Bodini
Nel paese di Gemonio si possono scoprire dei piccoli gioielli come ad esempio, dalla Chiesa romanica di San Pietro (sec. XI) a quella di San Rocco fino al Museo Floriano Bodini (1933-2005), dedicato all’omonimo artista di fama nazionale. Un’antica cascina caratterizzata da porticati e fienili è oggi sede di una ricca collezione di sculture. La visita è effettuabile solo la domenica.
Casalzuigno: Arcumeggia
Nelle strette vie acciottolate della piccola frazione montana del comune di Casalzuigno, immersa nel cuore verdeggiante della Valcuvia.
Fu trasformata nel 1956 nel primo paese dipinto in Italia grazie ad artisti rappresentativi delle maggiori tendenze italiane della metà del ‘900 che affrescarono i muri delle case.
Si può passeggiare tra le vecchie mulattiere e la strada militare realizzata durante la Grande Guerra Mondiale che porta al vicino Monte San Martino (1087 m), con trincee, osservatori, postazioni d’artiglieria e gallerie che scendono fino a valle, teatro di episodi bellici durante la II Guerra Mondiale.
Un pieno di arte e storia recente, oltre a grandiosi panorami sulla Valcuvia e sul Lago Maggiore. Sulla cima troviamo la bella chiesetta dell’Oratorio di San Martino in Culmine, ricostruita dopo le distruzioni belliche.
Casalzuigno: escursione al Monte Nudo
Dal paese, risalendo dapprima alla graziosa frazione di Aga, è possibile raggiungere la vetta del Monte Nudo, una delle montagne più alte delle Prealpi del Varesotto (1235 m), dalla quale nelle giornate limpide il panorama spazia sui laghi e le valli circostanti e anche sulla pianura. Ma soprattutto, lungo il crinale su cui il sentiero si inerpica, è possibile godere di un’incomparabile vista da un lato di uno scorcio del sottostante Lago Maggiore e dall’altro sulla Valcuvia.
Cassano Valcuvia
Va ricordato che dal paesino nascosto tra gli alberi è possibile inerpicarsi in ca. un’ora e mezza sino alla vetta del monte San Martino, di cui abbiamo parlato sopra.
Nel centro storico del borgo è stato invece recentemente aperto l’interessante centro documentale Frontiera Nord, in cui con immagini, mappe e audiovisivi, si sviluppano le tematiche relative alla linea di difesa Frontiera Nord “Linea Cadorna”, costruita durante la Grande Guerra lungo una parte dell’arco prealpino nell’eventualità di un’invasione attraverso la Svizzera. Si trova inoltre documentazione della Battaglia del San Martino, uno dei primi episodi della guerra partigiana nel 1943.
Oltre ai documenti di carattere tipicamente storico si possono trovare indicazioni sul contesto ambientale della Valcuvia e agli aspetti storico-culturali che il territorio offre. Visitabile sabato e domenica.