Era il 1876 quando al numero 2 di via Orefici a Milano aprì uno dei primi negozi al mondo che vendeva esclusivamente articoli per fumatori. Lì, in quel salotto di fine ottocento dove fumatori e appassionati si trovavano a conversare, Achille Savinelli Sr. cominciò a progettare pipe, la cui produzione venne completamente affidata ad artigiani varesini. Durante gli stessi anni iniziarono ad affermarsi anche nuovi materiali come la radica, di gran lunga superiore alla schiuma e all’argilla adottate nelle precedenti produzioni. Con l’apertura de negozio di Milano, i fratelli di Achille si trasferirono a Genova per tentare la stessa operazione in Galleria Mazzini e nel 1881 Achille Savinelli Sr. espose i propri articoli all’Esposizione Industriale Italiana, dimostrando una forte vocazione imprenditoriale che sarà di esempio per le generazioni successive.
Nel 1890 il negozio passò nelle mani del figlio Carlo, il quale, oltre a guidare il negozio per più di 50 anni, fu ben visto e apprezzato da tutta la clientela per la sua bravura nel consigliare sempre il prodotto adatto alle esigenze di ogni fumatore. La tradizione famigliare, come di consueto in passato, venne portata avanti anche da Achille Junior (nato nel 1918), il quale, all’attività di negoziante, preferiva la dimensione del retrobottega dove disegnava e inventava ogni giorno nuovi prodotti. La sua attività, tuttavia, fu interrotta allo scoppio della seconda Guerra Mondiale, quando dovette lasciare casa per assolvere cinque anni di servizio militare. Al suo ritorno, l’insoddisfazione per la commercializzazione delle pipe di famiglia lo portò a lasciare il negozio del padre per produrre pezzi per fumatori in proprio. Nel 1947 Achille e il cugino Enea Buzzi decisero dunque di produrre pipe sotto il nome Savinelli, sfruttando così la notorietà del negozio di Milano. Fondarono una fabbrica a Brebbia, luogo già noto per la fabbricazione di pipe artigianali intarsiate o con raffigurazioni. La fabbrica nacque attorno ad una centrale idroelettrica, una tra le prime sorte in Italia nel 1890. Nel 1953 fu Enea Buzzi a rilevare la proprietà delle pipe di Brebbia, che è tuttora di famiglia e nel1956 creò la prima losanga con il marchio MPB (Manifatture Pipe Brebbia ).
Il vero successo arrivò nel 1960 con le gare di lento fumo: MPB organizzò una squadra di fumatori fortissima, “quelli di Brebbia” era il nome. La fabbrica, diventata negli anni successivi “Pipe Brebbia Srl”, conobbe momenti di massima fioritura e altri, come gli anni dell’affermarsi del sigaro, di difficoltà; tuttavia fu una della attività più riconosciute e premiate di tutto il territorio varesino.