12 MARZO 2015
“Educare i bambini e i giovani ad un sano rapporto con il cibo: il ruolo insostituibile della famiglia”
Come serata di chiusura del ciclo di conferenze intitolato “Educare a crescere” l’edizione 2015 ha visto la partecipazione di un noto esperto di alimentazione e nutrizione, il prof. Giorgio Donegani. Nel suo intervento ha fornito importanti suggerimenti ai genitori per trasferire nei bambini e nei giovani il valore del cibo, l’importanza di mangiare bene e in modo equilibrato, soffermandosi anche su piccoli accorgimenti per impostare una sana colazione o per non essere “vittima” di pubblicità e cattive abitudini.
In Italia, infatti, un bambino su tre è obeso o in sovrappeso: una situazione insostenibile che si associa al problema del grandissimo numero di giovani che soffrono di disturbi del comportamento alimentare. Le cause sono diverse: la irregolarità dei pasti, la dieta sbilanciata, il fatto che i ragazzi non facciano colazione, si muovano poco, mangino poca frutta e verdura …
Questi atteggiamenti sono frutto di una cultura del rapporto con il cibo che si è “evoluta” in senso negativo. È proprio nel recupero di una cultura che identifichi il benessere come fonte di piacere che si gioca l’efficacia di un intervento di educazione alimentare.
Oggi la cultura che orienta le scelte alimentari è invece quella del mercato: il cibo viene svilito, privandolo delle sue specificità e del suo valore, allo scopo di incentivarne l’acquisto. Nel vissuto personale dei bambini (e degli adulti) il momento del consumo e quello della produzione di alimenti sono separati da una distanza di conoscenza che crea un vero vuoto di significato.
La famiglia può giocare un ruolo determinante, in rete con la scuola e il territorio, proprio nel favorire il recupero di quella consapevolezza della realtà del cibo e del suo vero valore, che possa portare i bambini a diventare cittadini capaci di orientare le loro scelte in modo critico.
Il Prof. Donegani ha ribadito l’importanza di insegnare ai bambini ad assaggiare il cibo, a sentire che i sapori sono diversi, a cucinare insieme, a vivere in pieno il piacere della convivialità … tutti modi per intraprendere il percorso di esperienza comune verso l’obiettivo del benessere coniugato con quello del gusto.