La pista ciclopedonale che costeggia il lago di Comabbio offre uno spettacolo d’impareggiabile bellezza sia dal punto di vista paesaggistico sia da quello naturalistico.
E’una passeggiata rilassante in ogni stagione dell’anno!
Si passa dalla tranquillità assoluta del panorama invernale, quando una leggera nebbiolina aleggia sul lago, l’aria è fredda e i fili d’erba sono ricoperti di cristalli di ghiaccio all’esplosione di cinguettii, di profumi e di colori della primavera con ciuffi di erba nuova e un cielo di un azzurro più intenso. Primule e pervinche violacee coprono gran parte dei boschi e dei prati che circondano il lago, mentre le tartarughe si godono il primo sole sopra gli scheletri di vecchi tronchi spezzati, che emergono dall’acqua. Alla nascita dei piccoli, si scorgono famigliole di folaghe, e altre specie acquatiche, che gironzolano allineate tra i canneti.
In estate, poi, la vegetazione, verdissima e rigogliosa si accende di mille sfumature e il sole si riflette nell’acqua, creando meravigliosi giochi di luce e di colore. E’ la stagione in cui si ripete la spettacolare fioritura della tipica vegetazione di lago. La tifa dal colore marrone vellutato con il suo fusto eretto, i bellissimi e profumati fiori di loto, che vanno dal rosa al bianco con grandi foglie, che coprono ampie superfici d’acqua, mentre le ninfee bianche, gialle o dal colore roseo offrono scorci incantevoli che ricordano i dipinti di Monet.
In autunno, gradazioni di giallo, arancione, rosso e marrone, sono le tonalità di cui si tingono gli alberi, quando sul sentiero e sulla superficie del lago, si trovano le prime foglie cadute.
Lungo il cammino capita sovente di vedere l’airone cenerino, che si alza in volo per andare a posarsi sui rami di
un ontano e qualche coniglio selvatico che corre svelto a nascondersi nel fitto del bosco.
Sostando sulla lunga passerella di collegamento tra Comabbio e Ternate, si possono osservare banchi di pesci, che nuotano indisturbati e i germani, dal piumaggio colorato che si muovono in coppia lungo la riva.
Poi, lo sguardo si allarga ai paesi rivieraschi che si specchiano nelle acque del lago e, all’orizzonte, si distingue la familiare mole del Campo dei Fiori con il borgo sottostante di Santa Maria del Monte arroccato sul pendio. Questa visione richiama alla mente la famosa pagina dei Promessi Sposi di Alessandro Manzoni, quando parla dei monti lecchesi: “[…sorgenti dall’acque ed elevati al cielo…]”.
Abitualmente percorriamo il tratto che va da Comabbio verso il Parco Berrini di Ternate, talvolta proseguiamo per completare il giro. E’ un percorso piacevole, praticabile da tutti, sia con la bicicletta sia a piedi ed è un’occasione unica per scoprire le bellezze del nostro territorio.
Marilena e Giovanna