L’artista di Induno Olona, Giorgio Vicentini, racconta la storia di un alimento quotidiano in un viaggio drammatico e allo stesso tempo poetico. L’installazione “In Corpore” è ospite dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano in occasione di Expo 2015
C’è anche il varesino Giorgio Vicentini tra gli artisti che, con le proprie installazioni a tema “Nutrire il pianeta, energia per la vita”, accompagneranno gli studenti e i professori “expottimisti” dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano per tutta la durata dell’Esposizione Universale. Ad aprire l’allestimento ospitato dall’ateneo milanese nel cortile d’onore di Largo Gemelli, sarà proprio “In corpore”, l’opera dell’artista di Induno Olona, che rimarrà in esposizione dal 13 maggio al 12 giugno 2015.
Realizzata insieme agli ospiti del Centro diurno psichiatrico della Fondazione Emilio Bosis di Verdello in provincia di Bergamo e ad oggi rivisitata, è costituita da un lunghissimo pentagramma che definisce un percorso nel quale il pane reale e il pane sognato sono appesi contemporaneamente. Giorgio Vicentini, che ha inaugurato il progetto presso l’Università nel tardo pomeriggio di mercoledì 13 maggio, ha spiegato a studenti, professori ed interessati la sua installazione: «È la prima volta che un pentagramma ostende il pane. Si tratta di una installazione drammatica e nello stesso tempo poetica. Eliminando ogni tipo di orpello romantico abbiamo puntato tutta la nostra creatività sulla purezza e indispensabilità del nostro pane quotidiano. La coraggiosa gittata di trenta metri del pentagramma esclude ogni sorta di retorica. In corpore è una struttura asciutta, una profonda preghiera concreta che mira dritto al cuore del problema alimentare. Sarà un viaggio comprensibile dentro l’indispensabilità dell’opera d’arte senza alcun inganno. Il ferro e il pane saranno lì a ricordarcelo».
L’inaugurazione di In corpore è stata un’occasione privilegiata anche per la Fondazione Emilia Bosis, presieduta da Pier Giacomo Lucchini proprietaria dell’opera, che ha organizzato una performance dove si sono esibiti attori professionisti, operatori socio-sanitari e soprattutto ospiti della comunità psichiatrica abili nella recitazione. Nel percorso iniziato con Giorgio Vicentini in cui l’arte interpreta il cibo, seguiranno “Ultima cena” di Franca Ghitti, dal 16 giugno al 22 luglio 2015, e sei sculture in pietra di Gino Cosentino, dal 22 settembre al 22 ottobre 2015.