Custodito e sorretto dalla montagna, l’Eremo di Santa Caterina del Sasso è considerato uno tra i luoghi di maggior fascino del Lago Maggiore. La storia dell’Eremo risale al 1170 circa, quando il suo fondatore Alberto Besozzi di Arolo, in seguito ad un naufragio presso il Sassobàllaro, sorpreso dal Mergozzo di ritorno dal Vergante, tenne fede al voto fatto a Santa Caterina d’Alessandria in balia delle onde del lago e si ritirò a vita solitaria in una grotta. La cappella dedicata a Santa Caterina d’Egitto venne fatta edificare da Alberto Besozzi, mentre le due chiese ad essa affiancate sembrano risalire al XIV secolo.
Il nome per esteso dell’Eremo è in realtà Santa Caterina del Sasso Bàllaro, la cui etimologia probabilmente si riferisce al vicino centro abitato di Ballarate. Secondo invece altre tradizioni, che accrescono ancora di più il fascino e il mistero che ruota attorno a questo luogo di silenzio e pace, il nome deriva dai sassi “traballanti” su cui il complesso si fonda. Ad inizio Settecento, cinque enormi massi “ballerini” precipitarono infatti sulla chiesa restando impigliati nella volta di una cappella. Non ci furono gravi danni ma rimasero sospesi per quasi due secoli, fino al 1910, venendo riconosciuti da alcuni come protagonisti in un miracolo.
Dopo un primo periodo storico durante il quale vi soggiornarono i Domenicani, l’Eremo fu guidato dal 1314 al 1645 dai frati del convento milanese di Sant’Ambrogio ad Nemus, sostituiti poi dai Carmelitani fino al 1770. Oggi è proprietà della Provincia di Varese e, dopo essere stato retto da una comunità domenicana dal 1986 al 1996, è passato agli oblati benedettini.
Grazie ad un’offerta turistica in perfetto stile green e in un’ottica di turismo sostenibile e cosiddetta “mobilità dolce”, è possibile visitare l’Eremo raggiungendolo direttamente via lago tramite battello, che parte dall’Imbarcadero di Laveno Mombello, abbinato a coincidenze ferroviarie di treni della Linea Nord Milano. Anche il nuovo ascensore scavato nella roccia realizzato dalla Provincia di Varese, sensibile ai lavori di ristrutturazione e alla valorizzazione del territorio, permette, soprattutto alle persone anziane, di raggiungere Santa Caterina con facilità. Scavato nella roccia, con un pozzo di oltre 6 metri di diametro ed una profondità di 51 metri, apre a suggestive viste panoramiche del Lago Maggiore.
L’orario di apertura alle visite individuali e/o di gruppo è dalle 09.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 17.00 tutti i giorni.