La Chiesa di San Primo e Feliciano si trova nel cuore dell’abitato di Leggiuno. Fondata prima del IX secolo dalla famiglia del nobile Eremberto come chiesa dedicata a San Siro, custodisce dall’anno 846 d.C, a seguito di un viaggio a Roma del fondatore, le reliquie dei due santi soldati morti martiri sotto l’impero di Diocleziano,
Caratteristica dell’intero edificio è quella di essere una sorta di luogo della memoria, un piccolo museo di lapidi sia all’interno che all’esterno. Per la balaustra, per esempio, furono utilizzate le pareti marmoree di un sarcofago romano risalente al II secolo d.C e di provenienza orientale; e ancora, le are romane ai lati del portale e una pietra di colore giallognolo sulla facciata sinistra della chiesa, ritrovata sotto l’altare durante gli scavi del 1920 (si tratta probabilmente della lastra tombale di Eremberto) fungono da testimoni di un epoca ormai conclusa. La facciata a capanna è costituita da un portale gotico sovrastato da un rosone in cotto, che fu probabilmente aperto nel XVII secolo. L’interno della chiesa presenta una navata unica a forma di rettangolo irregolare sormontata da due campate e le pareti affrescate sono ancora in discrete condizioni. La decorazione più antica è una croce di consacrazione riportata alla luce durante gli scavi accennati sopra e che sembra risalire all’epoca romanica. Inoltre, la lapide murata a destra dell’altare nella parete absidale ricorda, commemorandola, la provenienza delle reliquie dei martiri Primo e Feliciano da Roma a Leggiuno nell’ 846.
Ciò che tuttavia colpisce l’occhio ad un suo primo sguardo all’edificio è la torre campanaria che si innalza robusta a fianco alla chiesa. Caratterizzata da feritoie irregolari e strette bifore, fu aggiunta in un secondo tempo rispetto alla corpo principale, intorno al secolo XI, e ben si adatta al complesso donandogli uniformità e completezza.