Paese sulla costa atlantica dell’Africa Equatoriale, il Gabon è ricoperto di foreste pluviali per quasi il 90% del suo territorio. I naturalisti lo considerano uno degli ultimi Eden della biodiversità, territorio grande due volte la Francia, il Gabon è popolato da poco più di un milione e mezzo di persone ed è ricoperto per circa l’87% da una fitta foresta pluviale, in buona parte ancora vergine. Esempio di economia dinamica e al tempo stesso buona gestione delle risorse naturali, da anni il Paese ha scelto di fare dell’ecoturismo e della compensazione ambientale un elemento di sviluppo. Presente all’Esposizione Universale all’interno del Cluster Cacao e Cioccolato, il Gabon mira a sviluppare il settore agricolo puntando sulla coltivazione di questo prodotto sempre più richiesto a livello globale. La principale fonte di reddito del Gabon è ancora l’industria mineraria, in particolare l’estrazione di petrolio. Attività che per decenni ha assicurato al Paese una crescita economica costante, ma che ora vede il progressivo esaurimento dei giacimenti. Da qui l’esigenza di trovare nuovi modelli di sviluppo, più duraturi e stabili. E’ in questo contesto che il Gabon ha deciso di fare della tutela delle proprie foreste uno strumento di sviluppo, attraverso il loro sfruttamento sostenibile, la promozione dell’ecoturismo e gli strumenti della compensazione ambientale. Al tempo stesso il Paese supporta il miglioramento della propria agricoltura, per quanto riguarda sia produzioni alimentari sia generi da esportazione, come appunto il cacao, adatto al suo clima caldo e umido.
La cucina gabonese è varia quanto il mosaico delle sue decine di etnie, che comprendono anche i misteriosi e antichi pigmei della foresta. Molto diffusi e amati i prodotti ricavati dalla selva, dai frutti tropicali alla selvaggina. Onnipresente il pesce, sia quello dell’Atlantico che le innumerevoli varietà d’acqua dolce, conservato secco o affumicato. I carboidrati vengono invece soprattutto da banana-platano, manioca e altri tuberi. Per friggere e condire si usa l’olio di palma, nella sua varietà tradizionale non raffinata: saporita, colorata e ricchissima di vitamina A. Una preparazione particolare è l’Odika, conosciuto anche come Cioccolato Indigeno, una conserva vegetale della consistenza appunto delle tavolette di cioccolato, ricavata da noccioli di mango selvatico tritati e pressati. Dal gusto simile al cioccolato, viene grattugiato come condimento alle pietanze, in particolare carni e pesce.