Il 13 settembre 2013 il 141tour faceva tappa a Masciago Primo, sesto comune più piccolo della provincia alla scoperta delle sue vie così ben curate, dell’associazione storico culturale “La Gerla”, del comune, della biblioteca e di conventi dimenticati con leggende rimaste nella memoria di tutti gli abitanti. Ad esempio, una di queste narra che alla corte vivesse una donna considerata una strega che venne messa al rogo. Quest’anno, in contemporanea ad Expo Milano 2015, il tour è ripartito e passerà da qui il prossimo 31 agosto. Si andrà alla ricerca di temi in chiave Expo, chissà che questo piccolo paese non ci riservi qualche sorpresa inaspettata.
“Masciago Primo è un piccolo borgo della Valcuvia di origini assai remote, sorto intorno ad una torre poi divenuta castello e alla sua antica chiesa parrocchiale dedicata a Sant’Agnese, la quale viene indicata come una delle più antiche esistenti nell’alta valle. I primi insediamenti nella zona sono testimoniati da rinvenimenti romani e la presenza di una torre di avvistamento e collegamento è compatibile con la struttura difensiva di età tardo romana del territorio del Lago Maggiore. Nella Valcuvia altomedioevale, le strutture urbanistiche civili e militari si integrarono con quelle di proprietà ecclesiastiche e monastiche che iniziarono ad organizzare ed utilizzare il territorio. L’analisi delle planimetrie catastali storiche ed attuali, permette di definire alcuni passaggi fondamentali dello sviluppo urbanistico del paese. In generale si osserva che fino al 1722 la parte urbanizzata del borgo si manteneva circoscritta all’ambito dell’attuale centro storico. Successivamente, negli anni compresi tra il 1722 e il 1859, si ampliava l’urbanizzato verso la periferia e venivano riempiti i vuoti presenti nel centro storico. A metà del XIX secolo, la comunità contava circa 250 anime. Tra il 1859 e il 1952 si ha uno sviluppo insediativo limitato, con la costruzione di pochi edifici, a cucitura del tessuto urbano compreso tra il centro storico e l’agglomerato urbano. Successiva a questa fase, a partire dagli anni ’60, si ha un’espansione edilizia diffusa lungo la direttrice principale della Strada Provinciale n. 11. Attualmente gran parte del territorio comunale è rimasto boscato e non è stato interessato da attività edilizia a meno di alcuni edifici rurali isolati” (Testo da: “MASCIAGO PRIMO IL PAESAGGIO, L’AMBIENTE E IL TERRITORIO” (settembre 2010))