Per gli amanti del jogging e della vita all’aria aperta non c’è nulla di meglio dell’itinerario che, costeggiando i torrenti Margorabbia e Rancina e attraversando la Valcuvia, la Valtravaglia e le Valli del Luinese, collega Rancio Valcuvia a Luino. Un percorso ciclopedonale che apre a panorami suggestivi del Monte Sette Termini, del Monte Pian Nave, San Martino e del Campo dei Fiori. Dei sette Comuni che attraversa, tra cui Cassano Valcuvia, Rancio Valcuvia, Grantola, Roggiano, Germignaga e Luino, Mesenzana è uno di questi.
Caratteristico borgo medievale situato alle falde del Monte S.Martino nella Valtravaglia interna, il paese costituisce una delle tappe obbligate per chi, percorrendo il percorso, voglia rivivere la sua tipica atmosfera rievocando il passato. Oltre agli stretti vicoli che movimentano il centro storico, il Comune parla di sé attraverso la sua torre medievale, unica parte rimasta dell’antico castello del XII secolo, dove in diverse occasioni ogni anno si tengono feste a tema e in costume. La torre di Mesenzana, su un pianoro che interrompe la discesa del monte, conserva di originario la parte inferiore, la cui pietra mostra l’accurata lavorazione con caratteri ascrivibili agli inizi del XII secolo. Ancora oggi ci sono dubbi sul fatto che la chiesa rientrasse all’interno di questa cinta muraria che comprendeva la torre e, va detto che, lo stesso castrum del paese viene attribuito a “Mesenzana cum Ferrera”, un nucleo abitato separato.
Durante i secoli X e XIII, Mesenzana rientrava sotto la castellanza; dipendente dalla signoria territoriale dell’arcivescovo, il signore tutelava la difesa del villaggio, ne garantiva la pace e possedeva il potere di imporre la manutenzione e la guardia della fortificazione, i servizi diurni e notturni di sentinella e la custodia dei castelli. Come avamposto del castrum maius, il castello di Mesenzana, insieme a quelli di Roggiano, Brissago e Bedero, costituiva la cosiddetta cintura difensiva verso le valli della Margorabbia e della Tresa, da dove poteva più facilmente prevenire l’insidia degli assalitori.