
Santo Stefano occupa la parte meridionale del territorio comunale e deve il suo nome al protomartire cristiano, lapidato probabilmente nel 33 d.C.
Nei primi anni del XX secolo fu trovata nel fondo Risetti a Santo Stefano una tomba a cremazione in urna che andò dispersa. Si conserva invece al Museo della Società di Studi Patri di Gallarate la lama di un pugnale di bronzo a forma di ulivo riferibile alla Cultura di Canegrate (XIII secolo a. C)

Ad Oggiona, tra aprile e maggio 1990 furono ritrovati, tra via Como e via Risorgimento frammenti laterizi e ceramici, tra cui parte di una macina in pietra. L’area, definita dalla Soprintendenza ad altissimo rischio archeologico, ad ogni aratura restituisce numerosi frammenti di epoca romana. Si suppone possa trattarsi della zona insediativa cui afferisce la tomba alla cappuccina, ritrovata nel settembre 1988, corredata da un ricco corredo. La tomba, che faceva parte di una vasta area necropolare, si trova attualmente all’ingresso del municipio; il corredo, restaurato a spese del comune, è conservato presso la Soprintendenza per i Beni Archeologici di Milano.
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