Londra 1851 – Expo Milano 2015: due mondi a confronto. La prima e l’ultima, per il momento, delle Esposizioni Universali. Questo il secondo paese riscoperto ne viaggio della Biblioteca di Porto Valtravaglia attraverso le realtà che colorano l’edizione italiana.
La Prima Expo significò per i contemporanei un vero e proprio emblema del trionfo della nuova civiltà industriale, il simbolo di una nuova era. Fu il risultato dei progetti promossi dalla Society of Arts, un’istituzione della metà del ‘700, accanto alla quale esano sorte diverse altre istituzioni con lo scopo di diffondere e promuovere conoscenze e modelli del design applicabili anche alle nuove forme di produzione. Un grande padiglione, il noto Crystal Palace, ospitava in un unico spazio coperto l’intera esposizione e si distingueva dalla architetture contemporanee per l’uso avanguardista dei materiali, quali vetro e ferro. La struttura, pensata come provvisoria, fu smontata appena dopo la chiusura di Expo e rimontato a Sydenham, nella periferia meridionale di Londra, dove continuò a essere utilizzato come spazi espositivo fino al 1936, quando un incendio lo distrusse. L’interno era suddiviso per aree: quella occidentale era occupata dal Paese ospitante, mente gli altri paesi occupavano per l’esposizione l’altra metà dell’edificio.
Accanto alla storia di Londra 1851, la Biblioteca ha allestito una serie di libri, i cui scrittori vissero in piena epoca vittoriana, proprio quando ebbe luogo l’esposizione. Tra questi: Agata Christie, Lewis Carroll, Jane Austen e Dickens.