Nel centro storico di Somma Lombardo sorge, elegante e silenzioso, il suo castello Visconteo. L’origine del castello é antichissima e pare venne costruito come rocca difensiva nel IX secolo per controllare il territorio fino al vicino confine milanese. Fu con l’arrivo dei fratelli Visconti Francesco e Guido, nel 1448, che la costruzione divenne sempre più importante e maestosa. I Visconti si rifugiarono nella loro vecchia proprietà di Somma per sfuggire ai contrasti con la repubblica Ambrosiana. Sulla fossa di levante, tra il 1804 e il 1807, Napoleone Bonaparte fece passare la strada del Sempione. Col passare del tempo la sua forma rimase per lo più la stessa, ospitando nel complesso tre diverse costruzioni che oggi appaiono con ingressi propri e cortili separati.
Aperto alla curiosità dei turisti è visitabile solo nella porzione più ad est, chiamata castello d’estate. Nelle torri, anguste scale a chiocciola portano in vetta e dall’alto si può ammirare un paesaggio incantevole: la parte bassa della città, la valle del Ticino, la pianura Novarese e la cerchia delle Alpi dominate dal massiccio del monte Rosa. Sul piazzale antistante, un’ampia spianata porta all’accesso di quella parte del castello meglio conservata. Sotto il porticato, il colossale ceppo capovolto di quello che fu il “Cipresso millenario”, è il primo cimelio che colpisce il visitatore. Uno scalone a due rampe porta al piano nobile: le pareti di questa salita sono ricoperte di affreschi che risalgono ai primi anni del XVII secolo, mentre altri affreschi con scene mitologiche e rappresentazioni religiose, ricoprono i muri. Queste opere pittoriche furono eseguite tra il 1590 e il 1600 in occasione delle nozze di un Visconti con una Taverna. Nel salone, vasto ed elegante, è conservato l’arredamento che risale all’inizio del XVII secolo.
Al centro si accede ad una cappella consacrata sul cui altare di marmo troneggia un prezioso quadro ad olio attribuito al Cerano. Dal lato sinistro del salone si entra nella “Sala dei piatti da barba”, poi nella sala del “Mastio” dove è conservata la camera da letto dominata da un colossale letto a baldacchino. Seguono altre sale tutte arredate con mobili e suppellettili d’epoca e quadri ad olio a soggetto religioso o con ritratti di discendenti dei Visconti. Degna di particolare menzione la raccolta di urne cinerarie della civiltà di Golasecca, che conta 155 pezzi fittili. Accrescono la bellezza storica ed artistica del Castello le sale dedicate alle personalità di rilievo che legano le loro vicende al Castello di Somma. Così è per papa Gregorio XIV e il conte Gabrio Casati.
Un’esperienza davvero unica per respirare tutto il fascino del Medioevo.