St. Lucia, stato con cui è gemellato il Comune di Tronzano Lago Maggiore per il progetto 141Expo, partecipa a Expo Milano 2015 nel Cluster Isole, mare e cibo. La natura sa cibare l’anima, coinvolgerla, stimolarla. L’idea alla base del Cluster Isole, mare e cibo è proprio quella di “nutrire l’anima” attraverso i suoni, colori e odori tipici di questo paesaggio. Lo scroscio dell’acqua, lo scricchiolio della ghiaia, il battere sul legno accompagnano il visitatore in tutta la visita restituendo l’armonia che caratterizza queste terre.
“Mayotte, Dominica e Vanuatu, ognuna nel mezzo di oceani lontani, hanno differenti lingue, religioni e storie, ma condividono tutte una affettuosa e profonda relazione con la terra. Manghi, noci di cocco, banane, ananas, alberi di cacao, avocadi, tari, alberi del pane… Tutte queste piante crescono quasi davanti alle case di tutti – sembrano non avere importanza le risorse economiche delle persone – è la terra a offrire loro un grande sostegno e un senso di autosufficienza che è tutto, ma che è andato perso nei continenti più grandi. La pasta di corallo con la quale le donne di Mayotte proteggono i loro volti, le foglie di palma e bambù utilizzate per costruire le case, gli elaborati laplap a Vanuatu, i torrenti incontaminati che si possono bere e i pesci da Dominica, tutto dipende da un equilibrio molto delicato tra la cultura e la natura, che queste isole cercano di conservare. Non dimenticherò mai quel giorno a Vanuatu, quando insieme a un gruppo di abitanti dell’isola siamo salpati per un’isoletta deserta composta da cinque miglia di paludi di mangrovie. Le donne salivano su grovigli di rami scivolosi per raggiungere l’acqua pulita, senza fango, che avrebbero guadato per ore, cercando i molluschi con i piedi. Poi, hanno piegato e intrecciato delicatamente le foglie di palma per realizzare dei resistenti e bellissimi cesti dove mettere i molluschi. Dalla spiaggia, chiacchierando, bevendo dalle noci di cocco e arrostendo il pesce appena preso, tutti salutavano la piccola barca con foglie di palma come vele, che ondeggiava lentamente portata via dal vento”.
Sono piccole, lontane, diverse tra loro, ognuna ha culture, economie e livelli di sviluppo specifici: sono le isole del Pacifico, quelle dell’Oceano Indiano occidentale e quelle della regione dei Caraibi. Sono isole, certo, ma non sono isolate dalle sfide globali che tutti i Paesi devono affrontare. L’aumento delle inondazioni costiere, la salinità del suolo, l’erosione, il cambiamento nelle precipitazioni possono contaminare e ridurre le superfici agricole produttive e influire sulle attività artigianali e di pesca, intaccando la sicurezza alimentare di questi preziosi luoghi.
I paesi appartenenti al Cluster sono Capo Verde, Comore, Comunità caraibica (Barbados, Belize, Dominica, Grenada, Guyana, St. Lucia, St. Vincent and the Grenadines, Suriname), Guinea Bissau, Madagascar e Maldive.
Anche ONU è presente a Expo nel Cluster Isole, mare e cibo e dà voce ai 600 milioni di persone che vivono sulle isole. Le isole sono fondamentali per il sostentamento, il benessere e l’identità culturale di queste popolazioni isolane che rappresentano un decimo della popolazione mondiale.
A tutela della sopravvivenza di questi territori, minacciati dall’innalzamento delle acque, della loro ineguagliabile biodiversità, con specie di piante ed animali che non si trovano in nessun’altra parte del pianeta, e della loro fragile economia, soprattutto dei piccoli stati insulari in via di sviluppo (SIDS), le Nazioni Unite e i loro partner portano avanti progetti di sviluppo che sono illustrati in questo Spazio ONU.
L’ONU è presente con 18 installazioni multimediali caratterizzate da un grande cucchiaio blu. Questi Spazi ONU si trovano in varie aree di Expo e danno vita all’itinerario dedicato al tema “Sfida Fame Zero • Uniti per un mondo sostenibile”.