Cibo e tecnologia: il Padiglione Usa cerca startup

Foodtech, cibo e tecnologia, un binomio oggi cruciale per risolvere la sfida di alimentare gli oltre 7 miliardi di persone che oggi popolano il pianeta e che entro il 2050 si calcola arriveranno a 9 miliardi.
Partendo da questa riflessione, il Padiglione degli Stati uniti ha lanciato il progetto “Feeding the accelerator” per individuare nuove startup che sappiano proporre soluzioni innovative in questo ambito. Il programma, che prevede una serie di workshop, seminari, lezioni e discussioni con docenti provenienti dall’intero spettro del settore alimentare e al quale collabora anche Microsoft, aiuterà a sviluppare tra le 8 e le 12 iniziative.

La prima fase del progetto si è aperta sabato 28 marzo, con l’individuazione delle prime due startup che si aggiudicheranno un posto all’interno del Padiglione Usa nel periodo di Expo.
A sbaragliare la concorrenza e ad assicurarsi un posto in finale sono stati i progetti di Um.ai e Mint Scraps. La prima, Um.ai, è una startup inglese con base a Londra che conta un italiano nel team, e che sta sviluppando un’applicazione che permette di creare e un profilo nutrizionalepersonalizzato basandosi sull’analisi dei comportamenti dell’utente. Mint Scraps, invece, è una piattaforma americana che aiuta i ristoranti a tracciare, monitorare e ridurre i loro scarti. Tra i 17 progetti presentati alla giuria c’erano anche piattaforme di e-commerce di specialità enogastronomiche, programmi di social eating, strumenti intelligenti per la cucina, app e stampanti 3D in grado di stampare prodotti commestibili.

L’acceleratore promosso dal Padiglione Usa partirà virtualmente in luglio-agosto per poi diventare operativo a Milano nel mese di settembre 2015 con alcuni team selezionati. La startup vincitrice sarà quella che, in linea con il tema di Expo 2015 “Nutrire il Pianeta, Energia per la vita”, saprà proporre la soluzione più innovativa. La “gara” è solo all’inizio.

Chiunque voglia proporre il proprio progetto può farlo, semplicemente caricandolo sul sito di “Feeding the accelerator”. Un team di esperti – Mitchell Davis, Dough Hickey, Jan Aman, Daniele Pagani, Danielle Gould, Jacopo Muzina e Marco Gualtieri – selezionerà le idee potenzialmente più “dirompenti” che parteciperanno alla fase finale.

“Nel ruolo di imprenditore che ha passato gli ultimi decenni nella Silicon Valley – ha detto il Commissario Generale del Padiglione USA, Douglas T. Hickey – so quanto l’innovazione e la tecnologia siano cruciali nel rispondere alla sfida di nutrire più di 9 miliardi di persone entro il 2050. Il nostro progetto di acceleratore sarà essenziale per identificare idee e persone necessarie per affrontare il problema”.

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