Cibi pazzi e caffettiere aliene: Expo inizia nel segno dell’arte
Ci sono itinerari “vietati” agli adulti, una casa e una poltrona di pane, una lavatrice “cloaca” che simula il processo di digestione, un hamburger gigante attaccato al muro, e molti altri oggetti della nostra quotidianità riletti in chiave Expo.
Si tratta del primo Padiglione di Expo Milano 2015 “Arts & Food. Rituali dal 1851” – presentato oggi con una conferenza stampa – che da domani sarà aperto al pubblico fino al primo di novembre, ospitato negli spazi interni ed esterni della Triennale di Milano, lo storico edificio costruito da Giovanni Muzio nei primi anni Trenta.
“Siamo lieti e orgogliosi di inaugurare oggi il primo Padiglione dell’Esposizione Universale – ha dichiarato Giuseppe Sala, Amministratore delegato di Expo2015 e Commissario Unico delegato del Governo per Expo – “Arts&Food” è uno spazio tematico speciale, non solo perché si trova nel cuore della città, ma soprattutto perché è dedicato all’arte, il linguaggio capace di comunicare pienamente la vocazione universale di Expo Milano 2015, e i valori simbolici e rappresentativi del tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la vita”.
L’esposizione si avvale del progetto di allestimento di Italo Rota con il supporto grafico di Irma Boom. Uno spazio tematico di 7000 metri quadrati dedicato all’arte e ai suoi linguaggi, l’unico situato fuori dal sito espositivo, condurrà i visitatori in un viaggio alla scoperta del mondo del cibo dal 1851 ad oggi. La mostra, a cura di Germano Celant, si presenta come un’indagine sul rapporto tra le arti e i diversi rituali del cibo nel mondo, una lettura storica sull’influenza estetica e funzionale dell’alimentazione sui linguaggi della creatività e un percorso in cui l’arte, in tutte le sue forme, si incontra con i temi della nutrizione.
La sezione “vietata agli adulti”, dedicata esclusivamente ai bambini e agli adolescenti, si sviluppa in spazi distinti ma inclusi nell’esposizione, e declina il tema della relazione tra arti e cibi attraverso giocattoli, animazioni, fumetti e opere d’arte pensati appositamente per il mondo dell’infanzia.
In occasione di Expo anche l’ottava edizione del Triennale Design Museum, è declinata sul tema del cibo: “Cucine&Ultracorpi”, questo il tema, sarà aperta da domani fino al 21 febbraio 2016. Curata da Germano Celant in stretta collaborazione con Silvana Annicchiarico, Direttore del Triennale Museum, l’esposizione si ispira al libro di fantascienza di Jack Finnet “L’invasione degli ultracorpi”, in cui gli alieni diventano “cospiratori” capaci di insinuarsi tra gli abitanti della Terra. In modo analogo, “Cucine&Ultracorpi” vuole raccontare la lenta ma inesorabile trasformazione degli utensili da cucina in invasori: da semplici strumenti a veri e propri automi che hanno colonizzato la nostra quotidianità domestica, cambiando radicalmente il nostro rapporto con il cibo.
Il visitatore si troverà immerso in uno spazio espositivo “alieno”, dove caffettiere, tostapane, cappe assorbenti, mixer, gelatiere e frigoriferi sembrano prendere vita e assumere una propria forte personalità. Ci si trova davanti ad opere complesse ma dal design unico, scenografiche e di grandi dimensione, costruite con materiali insoliti. A rendere tutto più coinvolgente e magico è l’organizzazione dello spazio secondo aree tematiche e con una prospettiva plurisensoriale che teatralizza la specificità dei singoli elettrodomestici. Quasi un “mondo” parallelo, quello messo in scena da Italo Rota con Irma Boom, che si serve della fantascienza per evidenziare gli aspetti ironici, tragicomici e a volte un po’ inquietanti della relazione uomo-macchina.
Alla conferenza stampa di presentazione, oltre al Commissario Expo Giuseppe Sala e al Presidente della Triennale Claudio De Albertis, che hanno fatto gli onori di casa, sono intervenuti il Ministro del turismo Dario Franceschini, l’Assessore alla cultura di Milano Filippo Del Corno, il Presidente della Fondazione Museo del Design Arturo Dell’Acqua Bellavitis, il Direttore del Triennale Museum Silvana Annicchiarico e il curatore della mostra Germano Celant.