I giovani varesini riscoprono l’agricoltura

I giovani varesini stanno riscoprendo la terra. Sono infatti in crescita le aziende agricole con titolari da poco entrati nel mercato del lavoro. Una tendenza che accomuna tutta la Lombardia, ma che in alcune province come Como, Lecco, Sondrio e, appunto, Varese, risulta più marcata che altrove: dal 7% della media regionale, a circa un’impresa su 10.

Il dato è stato diffuso nell’ambito dell’incontro odierno del Tavolo Expo per il settore agroalimentare, in programma alle 17 alla Camera di Commercio di Milano.
Secondo le ultime analisi del settore i giovani pesano in particolare sulle nuove iscrizioni, dove sono uno su quattro: 238 i nuovi imprenditori giovani su 907 nuove iscrizioni dei primi nove mesi 2014 nel settore agricolo (pari al 26%, un dato superiore a quello italiano di 22%). Il picco a Como e Varese, dove quasi una nuova impresa su due è di un giovane.
I giovani imprenditori agricoli danno oltre 3mila posti di lavoro, su un totale di 60mila posti di lavoro creati dalle imprese agricole lombarde.
A Varese, le imprese del settore sono 1.730 e occupano 2.175 persone; 167 le aziende costituite da giovani, pari al 9,7% del totale.
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B&B varesini dimenticati dai bandi per Expo?

B&B“In vista di Expo ci sono bandi per tutti, anche per le salumerie, ma non per il sistema di bed&breakfast della provincia di Varese”. L’appunto (o meglio il disappunto) è espresso senza molti giri di parole da Alfredo Dal Ferro, presidente dell’associazione Aigo-BBVarese, che con i suoi 40 associati (il 25% delle 160 strutture presenti in provincia) è la principale associazione di categoria sul territorio.

Dopo la notizia di ieri della seconda edizione del bando Concreta per il rilancio dell’accoglienza turistica nel Varesotto (che non comprende i B&B) Dal Ferro sollecita un intervento anche per questo importante segmento della ricettività del nostro territorio: “Da tempo chiedo che anche  per le nostre strutture, che non sono imprese nel senso classico della parola non avendo partita Iva, venga posto in essere un bando per poter migliorare la qualità dei soggiorni che potremo offrire ai clienti di Expo 2015. Nonostante l’esistenza della Mozione n. 79 presentata l’11 luglio 2013 da Daniela Maroni e della deliberazione  di un atto di indirizzo, approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale, nonostante colloqui diretti con i consiglieri regionali e addirittura col Presidente Maroni in occasione della Fiera di Varese non abbiamo ancora un bando“.

“Eppure – spiega Dal Ferro – il turismo offerto dai B&B è l’unica forma in costante ascesa, come certificato dall’Istat, e tutti concordano sul fatto che questo tipo di turismo sia da incentivare perchè poco invasivo per il territorio, molto “verde” nei consumi di risorse, molto sociale perchè aiuta chi ha problemi di lavoro. Con il bando Concreta perfino le salumerie potranno usufruire di aiuti, perfino per una seconda volta e siccome il turismo inizia quando qualcuno si ferma a dormire fuori casa, è paradossale che chi il turismo lo fa sul serio sia escluso da tutto ciò”.