B&B varesini dimenticati dai bandi per Expo?
“In vista di Expo ci sono bandi per tutti, anche per le salumerie, ma non per il sistema di bed&breakfast della provincia di Varese”. L’appunto (o meglio il disappunto) è espresso senza molti giri di parole da Alfredo Dal Ferro, presidente dell’associazione Aigo-BBVarese, che con i suoi 40 associati (il 25% delle 160 strutture presenti in provincia) è la principale associazione di categoria sul territorio.
Dopo la notizia di ieri della seconda edizione del bando Concreta per il rilancio dell’accoglienza turistica nel Varesotto (che non comprende i B&B) Dal Ferro sollecita un intervento anche per questo importante segmento della ricettività del nostro territorio: “Da tempo chiedo che anche per le nostre strutture, che non sono imprese nel senso classico della parola non avendo partita Iva, venga posto in essere un bando per poter migliorare la qualità dei soggiorni che potremo offrire ai clienti di Expo 2015. Nonostante l’esistenza della Mozione n. 79 presentata l’11 luglio 2013 da Daniela Maroni e della deliberazione di un atto di indirizzo, approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale, nonostante colloqui diretti con i consiglieri regionali e addirittura col Presidente Maroni in occasione della Fiera di Varese non abbiamo ancora un bando“.
“Eppure – spiega Dal Ferro – il turismo offerto dai B&B è l’unica forma in costante ascesa, come certificato dall’Istat, e tutti concordano sul fatto che questo tipo di turismo sia da incentivare perchè poco invasivo per il territorio, molto “verde” nei consumi di risorse, molto sociale perchè aiuta chi ha problemi di lavoro. Con il bando Concreta perfino le salumerie potranno usufruire di aiuti, perfino per una seconda volta e siccome il turismo inizia quando qualcuno si ferma a dormire fuori casa, è paradossale che chi il turismo lo fa sul serio sia escluso da tutto ciò”.