“Turismo accessibile a tutti”, la Lombardia senza barriere per Expo
“In occasione di Expo milioni di persone con disabilità visiteranno Milano e la Lombardia e non possiamo permetterci di accoglierle con barriere architettoniche insormontabili”. Si è concluso con questo impegno il convegno “Turismo accessibile per tutti” che si è svolto ieri a Milano con la presenza di Roberto Maroni e Raffaele Cattaneo.
Di fronte ad una platea di cittadini e tantissimi ragazzi, hanno portato la loro testimonianza i rappresentanti di Ledha, Fand, Apl e Uildm e gli atleti Bebe Vio, Alessio Tavecchio e Luca Vanoli. In tema di turismo è stata illustrata l’esperienza di Village for all.
Il Presidente del Consiglio regionale, Raffaele Cattaneo, ha sottolineato la necessità di “un cambiamento culturale che ci ponga di fronte alla disabilità come a un fatto normale. Il turismo accessibile non dev’essere una concessione ma un diritto alla normalità. Il Consiglio regionale nelle prossime settimane lavorerà al progetto di legge sul turismo che dovrà tradurre in norme, e quindi in pratiche normali, quelle iniziative di successo oggi illustrate per consentire a tutti di fruire di quel patrimonio di bellezza e ricchezza culturale di cui la Lombardia è straordinariamente ricca”.
“Abbiamo preso una serie di misure per valorizzare i nostri bellissimi luoghi e per renderli accessibili a tutti. Un impegno che, naturalmente, ha riguardato anche Expo, per fare in modo che chiunque decida di visitare l’esposizione universale possa farlo senza trovare barriere – ha detto il Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni – Luoghi e servizi devono essere accessibili a tutti sia in termini di progetti che di risorse messe a disposizione”. Maroni ha ricordato la sperimentazione di “Discover Bergamo”, progetto che ha affrontato il tema dell’accessibilità e fruibilità delle strutture alberghiere, dell’aeroporto di Orio al Serio, di musei e luoghi turistici di Bergamo e provincia; gli “Itinerari interregionali di turismo per tutti”, per i quali la Lombardia sta lavorando insieme a Emilia-Romagna, Basilicata, Calabria, Lazio, Liguria, Puglia, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto”; il progetto pilota “Videoguida in linguaggio dei segni”, dedicato ai turisti con difficoltà o lesioni uditive.
“La Lombardia – ha concluso Daniela Maroni, Consigliere Segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale e promotrice dell’iniziativa – non deve avere limiti. Dobbiamo continuare e persistere in questa direzione senza mollare. Perché il turismo, che è una risorsa unica per il nostro territorio, deve essere accessibile a tutti e creare sostenibilità e aggregazione: in quest’ottica lavoreremo per rinnovare il testo unico vigente”.