Incentivare la conoscenza delle tradizioni culinarie locali, consentendo alle persone di riflettere anche sulle proprie scelte alimentari in modo che i prodotti e i piatti tipici del territorio contribuiscano davvero a nutrire il pianeta, trasformandosi in energia per una vita sana: sono questi gli obiettivi di “A tavola con Expo”, il programma di educazione nutrizionale che l’assessorato al Turismo, commercio e marketing territoriale del Comune di Varese ha realizzato con la consulenza tecnica dell’ASL di Varese – direzione sanitaria, dipartimento Prevenzione Medico – U.O. Qualità della nutrizione, stili ed educazione alimentare. «A tavola con Expo ci accompagnerà nei prossimi mesi», spiega l’assessore Sergio Ghiringhelli. «Il progetto consiste in un percorso proposto al pubblico sotto forma di attività interattiva “self-service”. Le persone potranno comporre un loro pranzo a piacere scegliendo tra le illustrazioni di varie preparazioni tipiche e/o realizzate con prodotti del territorio».
Il progetto proseguirà per tutta la durata della manifestazione internazionale e consiste in un percorso che viene proposto al pubblico sotto forma di attività interattiva a self-service.
Le persone possono comporre un pasto a piacere, scegliendo le portate tra le illustrazioni di vari piatti tipici e/o realizzati con prodotti del territorio. La scelta è ampia, spaziando dal famoso aperitivo Apollo 11, fino al classico dolce varese, senza dimenticare gli antipasti o i tipici piatti unici con polenta e riso.
Del pasto composto individualmente vengono conteggiate le Kcal ed anche i componenti nutrizionali – proteine, lipidi e glucidi -, che vengono annotati su una “carta d’identità” del consumatore, con informazioni sulle attività fisiche svolte dalla persona, estremamente importanti per la salute.
Una volta raccolte queste informazioni, il consumatore può presentarsi alla seconda fase del percorso, che consiste in un momento di counselling nutrizionale con i tecnici di Asl Varese, durante il quale vengono valutati anche peso e altezza per definire se la persona sia “in forma” oppure occorre che faccia attenzione a come si nutre, anche in relazione alla composizione dei cibi prescelta.