Un benvenuto a chi arriva a Varese, un arrivederci a chi esce. L’opera SONO QUI dell’artista Giuliano Tomaino che ha trovato posto sulla nuova rotonda di Viale Europa, angolo Via Uberti, è piena di simboli, anche in vista di Expo 2015. Nei giorni scorsi l’inaugurazione.
Un traguardo importante per Alberto Lavit, titolare dello Spazio Lavit (a 500 mt dalla rotonda, in via Uberti 42) e per l’Associazione Culturale Parentesi che presiede.
La rotonda è stata curata, sul fronte del verde, dall’assessorato comunale con la stessa erba (come ha spiegato il tecnico Cardani) che si trova anche ai Giardini Estensi. A tagliare il nastro è stato Alberto Lavit con Giuliano Tomaino, l’architetto Mario Botta, la storica dell’arte Laura Orlandi oltre al sindaco di Varese Attilio Fontana, ai due assessori (Stefano Clerici e Riccardo Santinon) che hanno fatto partire e concluso il progetto, e Carlo Massironi Segretario generale della Fondazione comunitaria del Varesotto Onlus, presieduta da Luca Galli, sostenitrice dell’iniziativa. Insieme a loro numerosi giornalisti, fotografi, membri dell’Associazione Culturale Parentesi e molti amici.
La scultura rappresenta una grande mano rossa aperta e l’intento dei promotori è chiaro: dare un saluto di benvenuto a tutti coloro che arrivano e un arrivederci a chi si allontana da Varese. Inoltre la mano vuole anche essere un segno di incoraggiamento per i giovani che transitano per le vie di Varese. Il riferimento va a Expo 2015, segno per turisti e varesini che la città giardino intende ricoprire un ruolo attivo durante l’esposizione universale, a partire da questo segno concreto.