La Germania ama Varese: nuovo contratto di ospitalità per lo staff di Expo

Foto di gruppo della delegazione tedesca con i vertici della Camera di Commercio di Varese

Foto di gruppo della delegazione tedesca con i vertici della Camera di Commercio di Varese

Varese sempre di più “terra d’ospitalità” per lo staff tedesco in vista di Expo2015. Dopo l’accordo sottoscritto a novembre con la Germania che aveva scelto il nostro territorio quale sede dello staff per il suo padiglione, nelle ultime ore un nuovo successo ha coronato l’impegno della Camera di Commercio, attraverso l’azienda speciale Promovarese, per valorizzare il sistema economico locale in vista della grande Esposizione Universale. Sono stati infatti firmati i contratti per la residenzialità degli esperti della società di Stoccarda che curerà l’allestimento dello stesso padiglione Germania: già all’inizio di febbraio giungeranno a Gallarate, dove avranno ospitalità in un residence. (nella foto l’incontro del novembre 2014).

Alle già previste centocinquanta persone dello staff legato strettamente alla gestione del padiglione, si aggiungono quindi nuovi uomini e donne che daranno continuità alla loro permanenza sul nostro territorio almeno fino alla data di chiusura di Expo2015, fissata per il 31 ottobre. S’incrementa insomma l’indotto per il sistema economico varesino, che potrà contare sulla presenza di una delle delegazioni più numerose in vista della manifestazione internazionale che avrà il suo cuore nell’area di Rho-Pero, a due passi dalla nostra provincia.

«Considerando la presenza a questo punto di almeno centosettanta persone, secondo i calcoli degli esperti l’indotto potrà avvicinarsi ad almeno un milione e settecentomila euro. È la dimostrazione concreta di come Camera di Commercio operi per creare delle occasioni di business agli operatori varesini dell’ospitalità – spiega il presidente della Camera di Commercio Renato Scapolan, che evidenzia anche il potenziale effetto fidelizzazione: queste persone, una volta conosciuta Varese con le sue peculiarità, potranno tornarci da turisti. Tanto più che la Germania è il primo partner commerciale dell’economia varesina, il cui export verso quel paese sfiora il miliardo e 200 milioni all’anno.
Dopo la firma di questi nuovi contratti per il personale legato al padiglione tedesco, l’attività della Camera di Commercio per accostare altre delegazioni in vista di Expo2015, attraverso la sua azienda speciale Promovarese, proseguirà nelle prossime settimane. Un’attività che s’avvale della collaborazione del consorzio turistico “Varese Convention and Visitors Bureau” e di quello per l’esportazione “Provex”.

Laboratorio Expo: lezioni di sostenibilità per 20 universitari

Quattro giorni di lezioni con esperti e docenti universitari sui temi centrali di Expo: sviluppo, ambiente e sostenibilità. Si chiama Laboratorio Expo, il ciclo di incontri che Fondazione Giangiacomo Feltrinelli e Expo Milano propongono a venti studenti o ricercatori universitari dal 2 al 5 febbraio.
Nei quattro giorni di lezioni di Expo School si affronteranno i nodi fondamentali del dibattito attorno a sviluppo, ambiente e sostenibilità con docenti universitari ed esperti di primo piano, sia italiani che stranieri.

Per partecipare alla selezione è necessario inviare la domanda e la documentazione necessaria entro il 23 gennaio. Sono ammessi studenti di laurea triennale o specialistica, nonché studenti di master di primo e secondo livello, dottorandi, assegnisti di ricerca e practitioners; il prerequisito generale è aver svolto o stare svolgendo un percorso formativo o professionale nei settori disciplinari delle tematiche trattate durante il corso.

Le lezioni – si terranno dal 2 al 5 febbraio 2015 a Milano, presso la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli  – saranno prevalentemente in italiano e riguarderanno due macro aree tematiche: la prima è quella della sostenibilità sociale, con particolare riferimento a diseguaglianza, fattori di svantaggio socio-economico e loro superamento; la seconda area tematica riguarderà la sostenibilità ambientale, concentrandosi soprattutto sul cambiamento climatico e l’accesso all’energia.

Per informazioni e per scaricare il bando http://www.fondazionefeltrinelli.it/laboratorio-expo/

«La Libreria che non c’è» partecipa al progetto di Cascina Triulza ad Expo

Associazione Libreria che non c'è LegnanoCi sarà anche “La libreria che non c’è” tra i partner di Fondazione Triulza che prendono parte al progetto “Energies to change the world” di Expo Milano 2015.
L’associazione culturale legnanese ha siglato un accordo per il progetto Rise2Up, che sarà realizzato nel padiglione della Società Civile Cascina Triulza. A testimonianza di questa collaborazione, il logo della “Libreria” è stato proiettato nei giorni scorsi in Expo Gate, la “porta” di Expo situata davanti al Castello Sforzesco, nel corso degli eventi “Expo! La grande opportunità dell’Esposizione Universale viene narrata dagli Expottimisti”, in cui è stata coinvolta anche Fondazione Triulza.

Il progetto Rise2Up nasce dal desiderio di fare emergere le “buone prassi” delle aziende in Italia – ha spiegato Mariangela Ferioli, presidente della Libreria che non c’è – L’idea del progetto è dell’associazione Talent4Rise che l’ha proposta in primis ai tavoli Expo e poi alla call internazionale emessa da fondazione Triulza nei primi mesi del 2014. Come associazione abbiamo da subito creduto in questo progetto, cogliendone l’aspetto culturale. Abbiamo quindi concluso una partnership collaborativa con l’associazione Talent4Rise, siglando il contratto con La Triulza, la società nata da Fondazione Triulza per la gestione operativa degli spazi).

Cascina TriulzaFondazione Triulza è un’idea innovativa di Expo 2015: è costituita da una rete di 60 associazioni di diversa estrazione (laica, cattolica, profit e no profit), unite appositamente per partecipare all’evento che vuole dimostrare la potenza del valore condiviso per combattere la crisi e produrre feedback positivi mediante le forme di collaborazione tra profit e no profit.
“Rise2Up è un progetto che nasce dal desiderio di far emergere le best practices, le eccellenze che si trovano nel nostro Paese – spiega Mirella Mastretti, presidente di “Talent4Rise”, associazione ideatrice del progetto e responsabile del programma culturale – L’Italia è costellata di piccole aziende e realtà che si caratterizzano per le buone pratiche, sia nell’ambito dell’agroalimentare, sia per l’ottimizzazione delle risorse naturali e le declinazioni verticali della smartcity, tutti argomenti trattati dal tema di Expo “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. Expo rappresenta per loro una vetrina unica e irripetibile per farsi conoscere in tutto il mondo. Il nostro proposito è dare visibilità anche a quelle piccole realtà che, altrimenti, resterebbero escluse».
«Gli scopi del progetto sono molteplici: educare a una corretta alimentazione per favorire nuovi stili di vita valorizzando la conoscenza delle tradizioni alimentari come elementi culturali, gestire in modo sostenibile delle risorse naturali e favorire l’incontro tra culture diverse, nel significato più esteso del termine diversità» spiega ancora la presidente della Libreria che non c’è.
Le aziende avranno la possibilità di realizzare dei video in cui raccontare la propria storia e i motivi di eccellenza. I filmati saranno proiettati da mega schermi interattivi installati all’interno dello stand del padiglione della Società civile, così da essere visibili ai visitatori di Expo 2015. La trasmissione avverrà in modo ciclico, per dare a tutti, compresi i più piccoli produttori, la possibilità di partecipare all’evento. I video circoleranno inoltre sui social network, così da avere una visibilità più amplificata, ma anche da promuovere la partecipazione, soprattutto delle nuove generazioni.

Expo: via libera per l’Albero della vita

L'Albero della Vita sarà il simbolo del Padiglione Italia

L’Albero della Vita sarà il simbolo del Padiglione Italia

Il presidente dell’Autority anticorruzione, Raffaele Cantone ha deciso: l’Albero della Vita si farà. Con qualche limitazione, l’opera simbolo di Expo Milano 2015 sarà più sobria rispetto al progetto iniziale dell’ideatore Marco Balich, che manterrà il ruolo di direttore artistico senza avere parte nella gestione dell’appalto.

Oggi l’incontro decisivo tra Raffaele Cantone, presidente Anac e Diana Bracco, presidente Expo e commissario del Padiglione Italia. L’unica condizione posta da Cantone, una gara “la più aperta possibile”. L’Albero sarà pronto il 20 aprile, una decina di giorni prima dell’inaugurazione di Expo