Pane, cioccolato e formaggella ad Anche io

Nell’anno dell’Esposizione Universale, Varesenews non si dimentica di riservare uno spazio dedicato a ‘Nutrire il Pianeta” alla sua festa Anche io!, che animerà Varese l’ultimo weekend di agosto.

marisa-sciare-formaggella-mipam-295270.610x431Si comincia sabato 29 agosto alle 15.30 con il laboratorio “Come fare il pane” a cura di Massimo Grazioli di Legnano che insegnerà a come utilizzare la “pasta madre”. L’appuntamento successivo, per grandi e piccoli, è in programma domenica mattina alle 11.30: “Come fare la formaggella”. Durante il quale verrà illustrato come viene realizzata la storica Formaggella del Luinese e il formaggio “L’appena munto”. A cura di Fabio Ponti, Mattia Crivelli (presidente del Consorzio formaggetta del lionese) e Paolo Zanotti (presidente Associazione provinciale allevatori Varese). Domenica pomeriggio, 30 agosto alle 17.30, toccherà al laboratorio di Cioccolato a cura di Claudio Colombo di Comerio, titolare dell’omonima pasticceria.

C’è un altro così che abbiamo presentato nei giorni scorsi, quello per imparare a realizzare un “orto verticale” a cura del Garden il Trifoglio. L’incontro è in programma alle 16.30 di domenica 30 agosto.

 

Le torri svizzere festeggiano il milionesimo visitatore

Il Padiglione svizzero a Expo Milano ha dato il benvenuto sabato 22 agosto al milionesimo visitatore. Le mascotte delle torri Sylvie la mela, Christina l’acqua, Daniele il caffè e Philipp il sale, hanno accolto a braccia aperte un gruppo di nove coetanei (classe 1970) di Chamoson (VS). La loro visita ha permesso al Padiglione svizzero di raggiungere e superare il milionesimo visitatore.

«Nel tradizionale mese dedicato alle vacanze estive, Ferragosto, i visitatori si sono recati in massa a scoprire i padiglioni di Expo Milano. Nelle prime tre settimane d’agosto 12 000 persone in media hanno visitato il Padiglione svizzero che è diventato una tappa obbligata nel percorso dei visitatori grazie alla forza dei suoi contenuti. Il Padiglione svizzero attira anche molti visitatori dal nostro paese. Non è un caso che il gruppo di coetanei, classe 1970, proveniente da Chamoson (VS) ci ha permesso sabato di superare il milione di visitatori. Nei prossimi due mesi ci aspettiamo un forte afflusso di persone. Presenza Svizzera ringrazia il pubblico per la sua calorosa presenza al nostro padiglione. È il pubblico che lo rende vive e dà senso ai messaggi che la Svizzera vuole fare passare a Expo 2015,» sottolinea l’ambasciatore Nicolas Bideau, direttore di Presenza Svizzera del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) che è responsabile della gestione della partecipazione della Svizzera alle esposizioni universali. Al fortunato e visibilmente sorpreso gruppo di coetanei le mascotte hanno offerto un aperitivo al ristorante e una visita guidata alle torri del Padiglione svizzero, divenute ormai un’icona del consumo responsabile a Expo 2015.

‘La Grande Madre’ a Milano con ‘Expo in città’

Milano – Piazza del Duomo 12 Milano Palazzo Reale / 26 agosto 10:00 – 15 novembre 22:00

Expo in città‘ porta nella metropoli meneghina “La Grande Madre“, la mostra ideata e prodotta dalla Fondazione Nicola Trussardi e Palazzo Reale. Inaugurata il prossimo 25 agosto, la mostra analizza l’iconografia e la rappresentazione della condizione femminile e della maternità nell’arte attraverso le opere di 127 artisti e artiste di fama internazionale, coprendo un arco di storia dell’arte che cominincia con le avanguardie futuriste, dadaiste e surrealiste, le artiste femministe degli anni Settanta del Novecento, fino ai giorni nostri. Sarà inoltre l’occasione per approfondire il tema della donna come incarnazione dell’idea di nutrizione che è il tema centrale di Expo Milano 2015, ma anche per riflettere sulla presenza della figura femminile nella società grazie a un allestimento che coprirà circa duemila metri quadrati all’interno di Palazzo Reale.

“Ci sono molte opere in relazione con il tema di Expo Milano 2015, immagini in cui è il Pianeta a nutrire noi e forse questa prospettiva ecologista si lega profondamente al tema della maternità: le madri sono più sensibili alla generosità della terra” spiega Massimiliano Gioni, curatore della mostra “Nelle fotografie di Ana Mendieta vediamo per esempio l’artista immergersi e nascondersi nella terra, ritornare alla terra: sono immagini forti e ricche di associazioni mitologiche ed ecologiste”. La mostra sarà arricchita da installazioni, video e cicli fotografici di pregio. Tra le tante artiste presenti, ricordiamo Giannina Censi, Marisa Mori, Sophie Taeuber-Arp, Frida Kahlo, Dora Maar, Maria Maiolino, Yoko Ono, Barbara Kruger e Cindy Sherman.

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Anche i rapporti familiari tesi e le trasformazioni culturali che hanno attraversato lo scorso secolo, il mito della donna meccanica di impronta dadaista, il simbolismo e le opere di rottura delle artiste femministe degli anni Sessanta e Settanta saranno al centro del percorso. “Forse il cliché più diffuso e pericoloso legato alla donna nella storia dell’arte è la sua rappresentazione passiva. Nel corso del Novecento si inseguono tanti stereotipi e miti: quelli della femme fatale o quelli della musa” racconta il curatore “Questi sono esempi particolarmente importanti all’inizio del secolo, anche nel mondo dell’arte d’avanguardia che pure immaginava nuove società e nuovi ruoli sessuali. Spero che la nostra mostra racconti l’emergere di visioni più complesse e ricche della donna”. Mi sono soprattutto chiesto se e quanto fosse legittimo parlare di madri e donne, come se appunto essere donna fosse sempre necessariamente collegato alla maternità” afferma Gioni “Gran parte della mostra, soprattutto nelle parti concentrate sull’inizio Novecento, raccontano di donne che cercano di sfuggire alle aspettative opprimenti proiettate su di loro dalla famiglia, dalla tradizione, dallo Stato”. L’arte contemporanea femminile stessa si fa portavoce di una trasformazione della vita: “In molte civiltà antiche la Dea Madre era spesso una divinità protettrice dei raccolti e della terra, quindi la fertilità e la nutrizione si legano intimamente alla figura della madre, non solo a livello individuale, ma anche sul piano della religione e della cultura” spiega il curatore “Molti di questi aspetti tornano più o meno traslati in mostra. In vari momenti storici l’immagine della Grande Madre è stata utilizzata da molte artiste per impossessarsi di un nuovo senso di potere e forza, una forza femminile in cui il potere è esercitato non semplicemente come violenza, ma soprattutto come capacità di dare e trasformare la vita”. La mostra si inserisce nella ricca programmazione della Fondazione Nicola Trussardi impegnata da ormai più di dieci anni nella produzione e promozione dell’arte contemporanea, come si evince dalla recente promozione dell’opera di land art Wheatfield dell’artista americana Agnes Denes, un campo coltivato a grano in zona Porta Nuova a Milano realizzato in collaborazione con la Fondazione Riccardo Catella e Confagricoltura e inaugurato sabato 11 aprile da Giuseppe Sala, Commissario Unico Delegato del Governo di Expo Milano 2015.

Sono cinque i vincitori del premio per l’Agribusiness

I 5 progetti vincitori del “Bando Internazionale Sustainable Technologies and Cooperation in Food and Agriculture & UNIDO International Award 2015”, organizzato dalla Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, in collaborazione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) ed UNIDO Italia, saranno premiati mercoledì 26 agosto nell’Auditorio di Cascina Triulza dalle 14.00 alle 18.00. Alla premiazione parteciperanno tra gli altri Giuseppe Sala (Commissario Unico Delegato del Governo per Expo Milano 2015), Pietro Giuliani (Presidente di AZIMUT), Diana Battaggia (Direttore UNIDO ITPO Italy),  Gennaro Monacelli(Capo Innovazione CNH Industrial) e Cristiano Maggipinto (Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale).

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L’iniziativa ha visto la partecipazione di 150 proposte progettuali provenienti da oltre 30 Paesi di tutto il mondo. Il premio nasce con lo scopo di  individuare le migliori tecnologie ed idee innovative nel settore agribusiness, che possano condurre ad effetti migliorativi sul piano economico e sociale nei Paesi in via di sviluppo. La giuria presieduta da Diana Battaggia ha identificato 5 iniziative progettuali, di cui due per le categorie ‘Donne’ e ‘Under 35’, che si sono distinte per originalità, innovazione tecnologica, sostenibilità e concretezza dei progetti. Le proposte provenienti da centri di ricerca, startup e aziende riguardano settori di interesse quali le energie rinnovabili per l’agricoltura, l’agroindustria, macchine per l’agricoltura, biotecnologie, aumento qualitativo della produzione agricola, gestione sostenibile delle risorse naturali e riduzione degli sprechi alimentari. I cinque progetti vincitori che saranno premiati mercoledì sono un sistema ad energia solare per l’essiccamento di prodotti alimentari (frutta, verdura, pesce e carne) al fine di migliorare la loro conservazione, un startup che si è specializzata nella produzione e nella commercializzazione degli alimenti di origine animale tramite una rete capillare di produttori familiari rurali e peri-urbani, un sistema che fornisce mangime di qualità, accessibile e a basso costo per l’allevamento dei bovini, parte integrante dell’economia rurale in molti Paesi, una startup che valorizza i fichi d’India tramite un processo di lavorazione innovativo e una serra galleggiante concepita con un sistema di coltivazione idroponica che garantisce un risparmio del 70% di acqua rispetto alle colture tradizionali.

Siccità e degrado del territorio: i temi trattati a Expo

Red-Desert-australia-620x382Mercoledì 26 agosto alle ore 14:30, l’Auditorium di Palazzo Italia ospita un convegno scientifico sulla desertificazione organizzato dal CNR. L’evento vedrà la partecipazione di Mauro Centritto, Direttore del Consiglio Nazionale delle Ricerche Istituto per la valorizzazione del legno e delle specie arboree, Uriel Safriel, Chair of the Committee of  Science and Technology of the United Nations Convention to Combat Desertification e Giampaolo Cantini, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. La lotta contro la desertificazione sta diventando una delle principali questioni da affrontare per alcune società moderne. Gli esperti sostengono che bisogna evitare interventi isolati perché sono spesso inefficaci e talvolta pericolosi. Per ripristinare la sostenibilità delle aree degradate, è necessario un approccio sistemico sia a livello locale che globale. Nonostante le zone desertiche siano una questione che riguarda anche l’area mediterranea, il dibattito è ancora debole intorno a questo tema e ai suoi effetti ambientali e sociali di degrado del suolo. Questo incontro rappresenta un’occasione di confronto tra ricercatori e politici, per creare una piattaforma per analizzare le questioni poste dalla desertificazione, lo sviluppo di soluzioni praticabili per affrontare le sfide che ci troveremo ad affrontare in futuro e ridurre al minimo gli impatti negativi di una maggiore aridità del suolo. Che ha un impatto anche sulla sicurezza alimentare.

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